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Doccia fredda

La Spezia non avrà i campionati di atletica

La città rinunciò nel 2020 a causa della pandemia, ora è scavalcata da Rovereto (2021) e Molfetta (2022). E la Fidal vuole una nuova illuminazione al Montagna, per cui a suo tempo c'era stato l'impegno dell'amministrazione.

Campo sportivo Montagna

Una doccia fredda per l’atletica spezzina. La Spezia non avrà i campionati italiani assoluti individuali del 2021. La decisione, che era nell’aria, viene ufficializzata in queste ore dalla Federazione italiana di atletica leggera. La massima kermesse nazionale si svolgerà allo stadio Quercia di Rovereto. La formula usata dalla federazione è chiara: “I Campionati Italiani Assoluti assegnati già a suo tempo nel 2021 a Rovereto, poi spostati al 2022, e su cui vi era per il 2021 una richiesta di La Spezia, vengono riassegnati per il 2021 a Rovereto (25-27 giugno). La Spezia conferma la propria disponibilità per il futuro, una volta completati i lavori relativi all’impianto di illuminazione. Nel contempo Molfetta, già disponibile per il 2021, ribadisce la propria disponibilità per il 2022”.
La Spezia aveva in effetti, in piena pandemia, rinunciato all’edizione 2020 a favore di Padova. “Abbiamo voluto gli Assoluti di atletica alla Spezia nel 2020 soprattutto perché i campionati sarebbero stati pre Olimpiadi, e avremmo così regalato a tutta la Provincia uno spettacolo sportivo di massimo livello. Per questo motivo, chiediamo fin da ora che questo valore aggiunto rimanga con l’organizzazione nella nostra Città dei campionati del 2021. Purtroppo per quest’anno l’emergenza coronavirus rende impossibile svolgere i campionati italiani assoluti nelle giornate previste e nei modi concordati con la FIDAL. Gli Assoluti rappresentano una manifestazione importante che ha un notevole impatto non solo sportivo ma anche sociale ed economico su tutto il territorio e il nostro Campo Montagna è pronto ad ospitarla ed esserne protagonista, anche grazie agli investimenti messi in atto”, aveva dichiarato il sindaco Pierluigi Peracchini all’atto della rinuncia formalizzata al presidente Alfio Giomi.
Ora non resta che rimettersi in coda, sapendo che difficilmente potrà esserci spazio prima del 2023 e in ogni caso passando attraverso due verifiche importanti. La prima è la tenuta del Comitato organizzatore locale, che aveva costruito un piano ambizioso e sostenibile per i giochi spezzini che andava ben al di là delle semplici gare e metteva in vetrina l’intero territorio. Il secondo riguarda l’impianto di illuminazione, aspetto tecnico non a caso sottolineato esplicitamente nella nota della Fidal (“una volta completati i lavori relativi all’impianto di illuminazione”). Ai tempi della missione romana che aveva portato a casa il sì della federazione, il comitato aveva potuto contare su una lettera di impegno dell’amministrazione comunale che garantiva il finanziamento dei nuovi fari. Già allora appariva uno sforzo economico importante per una manifestazione di soli tre giorni. Oggi, tra il contesto sanitario e il mutuo appena acceso per l’illuminazione dello stadio Picco, l’ipotesi di un finanziamento pubblico suona davvero proibitivo. C’è il rischio di aver perso un’occasione storica: mai i nazionali assoluti individuali si sono tenuti in Liguria.

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