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Un lettore: "Quell’insegna indica da sei anni temperature sconcertanti"

Import 2021

Gentilissima Redazione e gentili Videolettori di cittadellaspezia.com,

Mi rivolgo a Voi per raccontarvi una storia di ordinaria Italia. Non parlo di tragedie universali, del disastro che accomuna adesso gli abitanti del globo terrestre.

Parlo di un’insegna. Un’insignificante banale insegna che si trova nel pianeta Ameglia bassa, località Cafaggio, di apparente pertinenza della Banca Carige. E’ un fatto stupido, di rilievo misero e trascurabile, financo ridicolo. Ma sono sciocco e ve lo racconto lo stesso.

Si tratta di un’insegna che dovrebbe ricordare ai cittadini di passaggio -con l’auto o la moto- la data del giorno dell’anno in corso, l’orario della giornata, la temperatura ambiente.

Cerco di non essere disfattista del tutto; la data in effetti è giusta, oggi segna il 6 di gennaio 2021, la festa della befana. I problemi iniziano con l’orario del giorno, risulta in anticipo di quaranta minuti, in sostanza l’orologio è “avanti” di circa 40 minuti. Direte Voi: che problema c’è? I ritardatari cronici dovrebbero beneficiarne, arriverebbero al lavoro con un quarto d’ora di anticipo, specie i miei colleghi.

Il disguido vero si pone con la temperatura ambiente. Gli automobilisti o i motociclisti di passaggio dovrebbero essere correttamente informati della temperatura ambiente per calcolare bene il rischio di trovare ghiaccio sulle strade che percorrono (detto per inciso per fortuna ci sono termometri giusti sulle auto). Invece le informazioni meteo che l’insegna fornisce agli astanti sono del tutto fuorvianti, ingannevoli, quasi sconcertanti. La temperatura varia da -40 (meno quaranta) a -15, -32, talora -5. Solo di rado il termometro azzecca la temperatura giusta, con mio sommo e transitorio gaudio, perché credo ingenuamente che l’abbiamo aggiustato, il termometro.

Qualcuno potrebbe argomentare al sottoscritto: “il guasto è di data recente, succede da qualche giorno, aspetta un attimo che poi tutto viene riparato…”. Oppure: “Che te ne importa?”.

Sono sei anni che l’insegna emette dati ridicoli a sbagliati. Ci passo davanti quasi tutti i giorni per andare al lavoro e mi chiedo (inutilmente) da sei anni: “Perché non la spengono se non funziona? Perché non l’aggiustano?”. Nulla, niente di niente.

Capisco una certa inerzia e indifferenza del popolo italico di fronte a situazioni anomale irrisolte da decenni. Siamo sulla stessa barca. Se non siamo toccati nel vivo dell’interesse personale tutto ci scivola addosso senza generare reazioni di sorta.

L’insegna di Ameglia bassa è l’emblema di un’Italia che se ne frega di quello che non funziona? Che non funziona più da sei anni, credetemi. Quello che racconto è una sciocchezza, una quisquilia, ma spesso in Italia le cose che non vanno vengono dimenticate e neglette con indifferenza e apatia come nel caso dell’insegna fasulla del Cafaggio di Ameglia.

Grazie dell’attenzione
Eugenio Carlo Cibei