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Insieme a veneto e calabria

L’indice Rt risale, l’Iss: "Liguria verso restrizioni dopo le feste"

La bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità conferma i risultati del documento di una settimana fa. Allora le regioni a rischio maggiore erano cinque.

Test sierologico

Non ci sono solamente le buone notizia collegate all’arrivo dei vaccini e all’avvio della somministrazione delle prime dosi a fare da sipario a questo inatteso 2020. Per i liguri, i veneti e i calabresi a fare da contraltare ci sono anche le anticipazioni dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute rispetto a quello che potrebbe accadere dopo le festività in fatto di restrizioni sulla base dei risultati attuali dei dati.

L’epidemia Covid in Italia, stando a quel che riporta l’Ansa, si mantiene “grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali”. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio Iss – ministero della Salute. Tre Regioni/PPAA (Veneto, Liguria, Calabria) hanno un Rt puntuale maggiore di 1, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2, altre 3 (Basilicata, Lombardia e Puglia) lo superano nel valore medio, e altre tre lo sfiorano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche). Nel periodo 8-21 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,89 – 1.02) in lieve aumento nelle ultime tre settimane. Si osserva una diminuzione generale dell’impatto della epidemia nei servizi assistenziali, con i tassi di occupazioni dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche sotto la soglia critica a livello nazionale per la prima volta dalla fine di ottobre. Comunque, ancora 10 Regioni/PPAA hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica, si legge ancora nella bozza di monitoraggio.

“Le aumentate mobilità e interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di SARSCoV-2”. “Questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora significativamente elevato”. ‘Sebbene si osservi una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg (305,47 per 100.000 abitanti vs 329,53 per 100.000), complessivamente l’incidenza rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese, rileva la bozza di monitoraggio Iss-ministero Salute. Inoltre, si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni/PPAA un rischio Moderato o Alto di una epidemia non controllata e non gestibile. Ciò conferma la necessità di “mantenere la linea di rigore delle misure del periodo delle feste”.

Le Regioni Calabria, Liguria e Veneto hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo 2. Questo “desta particolare preoccupazione e pertanto si esorta a considerare di applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche alla fine di queste festività”, afferma la bozza di monitoraggio.

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