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Ex ciclista

Assegnato a Luca Colombo il collare d’oro al merito sportivo

Luca Colombo

“Scusandoci per il ritardo nell’aver sanato con questo riconoscimento un doveroso tributo alla tua impresa sportiva per il titolo di Campione Mondiale da te conquistato nel 1991”.
Con queste parole inizia la lettera datata 15 dicembre 2020 con la quale l’attuale presidente del CONI Giovanni Malagò ha comunicato il conferimento del Collare d’oro al merito sportivo, la massima onorificenza sportiva italiana, a Luca Colombo per avere contribuito a portare sul gradino più alto del podio l’Italia con la conquista del Campionato mondiale nella 100 km a squadre nell’agosto del 1991 a Stoccarda in Germania. Luca Colombo ha voluto fare partecipe della sua grande soddisfazione anche il Casano, società per la quale gareggiava in quegli anni.
“Il Casano è rimasto nel mio cuore – dice Colombo – perché è lì che ho trovato l’ambiente ideale sia sotto l’aspetto sportivo che umano che mi ha portato a conquistare questa maglia iridata e altri importanti traguardi, come la medaglia d’argento nella stessa specialità alle Olimpiadi del 1992 a Barcellona e ancora la maglia di campione italiano nella prova a cronometro individuale. Tutti risultati che mi hanno permesso di fare il grande salto fra i professionisti. Per questo voglio ricordare i dirigenti di allora: il presidente Ulisse Monfroni, Araldo Michelini e Giorgio Tonelli con il ds Paolo Colò”.

“Non mi sono chiesto il perché di questo ritardo – continua Colombo – ma avere ricevuto questo importante riconoscimento, quasi trent’anni dopo, mi dà ancora maggiore emozione per questo sono in trepidante attesa di presenziare alla cerimonia di consegna dell’onorificenza che il CONI organizzerà appena l’emergenza COVID 19 lo permetterà”. Sarà una grande festa del ciclismo per dare il giusto riconoscimento a 48 grandi nomi che hanno conquistato il titolo di campione del mondo nelle varie specialità di questo meraviglioso sport, a partire dal lontano 1955 con Sante Ranucci, campione del mondo nei dilettanti, per passare ai nomi più prestigiosi come Vittorio Adorni, Moreno Argenti, Marino Basso, Maurizio Fondriest, Gianni Bugno, Francesco Moser, Giuseppe Saronni e arrivare a Filippo Ganna. Per Colombo sarà anche l’occasione per ritrovarsi con Flavio Anastasia, Andrea Peron e Gianfranco Contri, gli altri tre componenti del magico quartetto che ha compiuto quell’impresa superando i favoriti Tedeschi padroni di casa. C’è anche qualche polemica in corso in quanto dalla lista mancano nomi eccellenti e meno noti, comunque aspettiamo sviluppi e precisazioni da parte degli interessati.

I nuovi Dirigenti del Casano hanno fatto loro l’impegno di mantenere alto il prestigio della società alla quale insieme ad Araldo Michelini che nel 1975 ha “inventato” il Giro della Lunigiana. Il CONI già nel 1997 ha conferito le medaglie d’argento per meriti sportivi. “Questa pesante eredità – dice il team manager Christian Castagna – ci impegna e ci stimola a continuare a fare del Giro della Lunigiana la gara a tappe più importante a livello internazionale per la categoria Juniores e ritornare a raggiungere con i nostri atleti ambiziosi traguardi con la speranza di potere in futuro affiancare un’altra maglia iridata a quella che teniamo gelosamente custodita nella nostra bacheca”.
Una copia della maglia iridata autografata da Luca Colombo è esposta nel Museo Nazionale del Ciclismo “Adriano Cuffini” fondato nel 2014 ad Amegli e che dal 2019 si è trasferito nella nuova più grande e funzionale sede di Pegazzano alla Spezia.

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