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"proposte e idee"

Parco, Lega ha chiesto presidenza. Intanto si lavora al rinnovo del direttore

Tedeschi: "Lascio un Parco di cui si discute la promozione a nazionale, sono orgoglioso".

Consorzio Canale Lunense - Parco Magra - Autorità di bacino

“Sono orgoglioso di quanto fatto e impostato in questi anni alla guida del Parco di Montemarcello, Magra e Vara. Un Parco di cui si conosceva poco, e che qualcuno voleva abrogare, e che invece ora è arrivato alla Camera, dove se ne discute la promozione a parco nazionale, cosa che costituirebbe un verso salto di qualità, fornendo importanti soluzioni al territorio e valorizzandolo, soprattutto la Val di Vara”. Pietro Tedeschi, dal 2016 presidente dell’ente e da qualche mese commissario, tira le classiche somme di fine mandato. “Ho sentito la deputata Braga del Pd, che mi ha confermato il sostegno del partito alla causa del parco nazionale. Ok anche dai Cinque stelle – ha continuato Tedeschi alla fine della conferenza stampa di stamani -, ai quali va riconosciuto il grande lavoro svolto in difesa della salvaguardia del Parco in questi anni, nonché l’aver posto per primi il tema del parco interregionale. Poi nel 2019, l’occasione fu un convegno di Legambiente al Barontini, il presidente dell’associazione parlò di parco nazionale, una proposta ulteriormente significativa e che ora, come detto, ha intrapreso il suo iter a Roma. E attenzione: non si pongono problemi di allargamento, come ad esempio quelli riscontrati con Portofino; noi abbiamo già tutto, i comuni, le vallate, i fiumi”.

Impossibile aggirare il tema della successione alla guida dell’ente, anche alla luce delle voci che vorrebbero in rampa di lancio il consigliere comunale lericino Emmone Crocini, esponente leghista. “Parliamo di scelte che sono in mano alla Regione – ha osservato Tedeschi -. So che la Lega ha fatto richiesta che il ruolo venga assegnato a un suo rappresentante, Lega alla quale credo vada dato atto di quanto fatto in difesa del Parco. Ricordo il documento siglato con la senatrice Pucciarelli in cui si diceva sì alla riforma della governance dell’ente ma no alla sua abolizione, fu un momento importante e mise fine al ricatto politico del consigliere costa alla sua maggioranza”. E per quanto riguarda Crocini, oltre agli auspici della Lega, c’è anche la storica volontà di Lerici di avere un peso non indifferente nella guida dell’ente, vista la corposa porzione di territorio in area parco.

Non solo Tedeschi ai saluti, anche il direttore Antonio Perfetti, il cui contratto si chiude questo 31 dicembre. Ma… c’è un ma. “Il rinnovo del contratto del direttore è un tema delicato – ha riferito il commissario -. Ne sto ragionando con la Regione con l’obbiettivo di far proseguire l’esperienza del dottore Perfetti. Ci siamo quasi e penso ci potrà essere anche un certo risparmio economico. Di sicuro il Parco non rimarrà scoperto”.