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Tre mesi di lavori

"Ritmi serrati, ma ora il Picco è in serie A"

Il responsabile strutture dello Spezia, Riccardo Lazzini: "Migliorie sia estetiche che funzionali per lo stadio". Tra le altre cose: studi televisivi, sala VAR, sala stampa e la frase di Ponzo nello spogliatoio di casa.

Ha dormito abbastanza poco in negli ultimi tre mesi il responsabile strutture Riccardo Lazzini. Il compito di riportare a casa lo Spezia Calcio il prima possibile è stato l’altro campionato affrontato dal club dal giorno dopo la promozione. E anche adesso, a poche ore dall’esordio dello stadio “Alberto Picco” in serie A, ancora non ha smesso di rispondere al telefono ogni cinque minuti. “Ci tengo a sottolineare il grande ruolo delle maestranze, che hanno lavorato a ritmo serrato in tutte queste settimane e vanno ringraziati per la loro abnegazione”, sottolinea il geometra che non ha molto apprezzato certe semplificazioni lette sui social sulla portata dei lavori.
Le migliorie vanno in due direzioni. Il grosso sono opere tecniche, come la sostituzioni dei gruppi illuminanti e l’installazione dei led lungo la copertura del settore distinti. “Siamo partiti da questo, che era il lavoro più impellente e ha permesso di portare la capacità da 650 a 1650 lux. Abbiamo in pratica quasi triplicato la nostra produzione e non è stata una cosa semplice perché la stessa struttura delle torri faro andava adeguata”.

E poi ancora: “Abbiamo adeguato la sala stampa, creato nuovi studi televisivi, rivista la zona telecronisti nella parte alta dei distinti – continua il tecnico -. Abbiamo costruito nuove piattaforme per le telecamere, perché c’era la necessità di inquadrare la linea del fallo laterale, un aspetto fondamentale per il VAR. Anche l’abbattimento delle barriere va in questa direzione e oltretutto lo stadio ne ha guadagnato molto per quanto riguarda la sensazione di abitabilità”.
Nel parcheggio dietro la tribuna ci sono i due prefrabbricati che ospiteranno le televisioni ed un terzo, più grande, per la sala VAR. Chiaramente ognuno di questi spazi deve poter contare sulla corrente elettrica e deve essere messo in comunicazione con i furgoni parcheggiati sul controviale di Viale Fieschi. Questo ha voluto dire stendere cavi che attraversano tutto il Picco e si incalano sotto la strada per giungere a destinazione. Uno degli aspetti più impegnativi di tutta l’opera per un salto di qualità funzionale non di poco conto. “Parliamo della sostituzione di circa 25 chilometri di cablature totali”, spiega Lazzini.

Infine le migliorie di carattere estetico. Pannellature con il logo del club ovunque e locali ripitturati. Un maggior senso di decoro che si percepisce subito, nonostante sotto questo aspetto di lavorerà ancora nelle prossime settimane per curare i dettagli. Tutto pensato per ottenere un risultato immediato, pur sapendo che nel futuro a breve ci potrebbe essere una ristrutturazione importante in caso di salvezza. “Non potevamo fare interventi pesanti sulla tribuna come potete capire, quindi abbiamo dovuto optare per una serie di migliorie temporanee ma non per questo meno efficaci”. Lo spogliatoio ospiti è stato rivisto per renderlo più confortevole anche negli arredamenti. Quello di casa, ammodernato di recente, oggi è anche decorato con la frase di Paolo Ponzo.
Il costo delle opere ad oggi è quantificato in 868.535 euro. Lo Spezia Calcio ha anticipato la somma, ma toccherà al Comune della Spezia fronteggiare la spesa in quanto proprietario dell’immobile. Palazzo Civico ha contratto un mutuo flessibile per 1,2 milioni di euro allo scopo e salderà allo Spezia nelle prossime settimane.

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