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Brina e vaccari

Chieste risorse per bonifica Sicam, controlli alle Quattro strade

Il sindaco di Santo Stefano, Paola Sisti, fa il punto sulle 'grane' ambientali del territorio comunale. E replica a Zangani: "Non giudica con serenità, accecato dalla polemica politica".

La piana di Ceparana e Santo Stefano

Il sindaco di Santo Stefano, Paola Sisti, replica al consigliere Angelo Zangani, reduce dalla presentazione di un ordine del giorno finalizzato all’istituzione di una commissione speciale d’inchiesta sui temi ambientali . Premesso che “il consigliere Zangani – afferma la prima cittadina – si è dimenticato di aver presentato nelle settimane scorse la medesima istanza – che è stata bocciata dal consiglio -, con questa ulteriore richiesta di fatto mette in discussione sé stesso, visto che propone di considerare, in sede di commissione, i fatti dal 2010 in poi, cioè da quando lui era assessore all’Ambiente. Penso che, in generale, il consigliere, accecato da questioni politiche, non abbia la mente libera per giudicare serenamente e con lucidità”. In merito all’ex Cava della Brina, la sindaca osserva: “Un’operazione che è nata sotto la precedente amministrazione, con autorizzazione rilasciata dalla Regione. Io non sono mai stata d’accordo e nel momento in cui sono diventata sindaco ho messo in atto tutte le procedure di controllo e monitoraggio del caso, continuando a portarle avanti anche dopo l’intervento con cui la Procura ha fermato i lavori. Ricordo infatti a Zangani che c’è un’inchiesta della magistratura in corso, con prima udienza del processo penale in programma il 23 gennaio. Il Tar ha accolto un ricorso della Castagna Settimo srl, ma io sono convinta di quanto ho scritto nell’ordinanza impugnata dal privato e perciò ricorreremo al Consiglio di Stato per andare fino in fondo su questo tema, che ritengo una grande emergenza ambientale”.

Il punto sulle terre della Vaccari. “Ricordo a Zangani – continua Sisti – che le famose terre sono state allocate nel capannone alla ex Ceramica, e poi lì abbandonate, quando era lui assessore all’Ambiente. Questa amministrazione ha affrontato la questione, procedendo con la caratterizzazione del materiale e ottenendo un finanziamento della Regione per portare via le terre altamente inquinate, cosa che avverrà a breve. Sempre per quanto concerne l’ex Vaccari, abbiamo messo massimo impegno sul fronte amianto, che abbiamo rilevato nelle coperture, mentre di amianto non si parlava nel Piano operativo di bonifica presentato dalla precedente amministrazione. Abbiamo chiesto alla Regione un finanziamento da 600mila euro per smaltire l’amianto, nel frattempo procediamo con i controlli sulla presenza di fibre di asbesto nell’aria, sia alla Vaccari sia nell’abitato circostante: quattro controlli annuali che ad oggi hanno riscontrato presenza di particelle in misura tale da non comportare la chiusura dell’area. Ma intendiamo risolvere comunque la situazione, di qui la richiesta del finanziamento”. In merito all’amianto la prima cittadina ricorda anche la mappatura del territorio attraverso i droni: “Un sistema efficace e non coercitivo. I cittadini mano a mano stanno risolvendo le situazioni problematiche derivanti da presenza di manufatti in amianto nelle loro proprietà”.

C’è poi la vicenda dell’area ex Sicam: “Siamo intervenuti su un problema decennale – di cui Zangani come assessore all’Ambiente mai si è occupato -, arrivando a risultati concreti: è di queste ore la notizia che la Regione ha chiesto all’Europa un finanziamento che consentirebbe di bonificare l’area, una delle più inquinate della Liguria, con presenza di piombo. Con l’ente Regione, in particolare l’assessorato all’Ambiente, c’è stata una collaborazione fruttuosissima. E sempre in accordo con la Regione abbiamo deciso di andare a monitorare per la prima volta un campo in località Quattro strade che è da sempre un sito sospetto: abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione per fare dei pozzi peziometrici e rilevare eventuali inquinanti”.

In merito alla raccolta differenziata, la sindaca dichiara che “con un lavoro attento sia sul fronte domestico, sia su quello delle utenze commerciali, nonché con l’introduzione del sacco verde, siamo arrivati a una media dell’80 per cento”, mentre per quanto concerne il biodigestore ricorda che Palazzo civico “ha messo in campo tutto quanto possibile per contrastare questa ipotesi e continuiamo a lavorare per fermarla, in un continuo confronto con i cittadini”. Ricorda infine, in merito alle opere pubbliche rimaste incomplete nei quartieri, “che stiamo escutendo le fidejussioni laddove gli impresari non abbiano adempiuto quanto pattuito. Con risultati: nell’Ara ad esempio abbiamo escusso una fidejussione da 640mila euro che consentirà di fare opere pubbliche di pari valore”. Sulle fognature, conclude Sisti, “ci sono problemi annosi, certo non attribuibili a noi, ma stiamo cercando di risolverli, e non sono percorsi semplici, però arriveremo in fondo. E in merito agli allacciamenti non abbiamo fatto sconti ai cittadini. Continueremo a seguire attentamente il tema, che consideriamo di assoluto rilievo, ma chiaramente sono state talmente tante e significative le emergenze ereditate in campo ambientale, che abbiamo dovuto stabilire delle priorità”.

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