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"amministrazione irriguardosa"

Italia Viva: "Piena solidarietà a volontari dimissionari dalla Protezione Civile"

Protezione Civile Sarzana

“Italia Viva Sarzana torna sull’argomento dopo aver letto la lettera aperta dei volontari della protezione civile dimissionari, che fuga ogni dubbio se mai ci fossero stati sull’azione spregiudicata, irriguardosa e, va risottolineato, vergognosa dell’amministrazione comunale nei confronti di tutti quelli che non sono allineati, qualunque sia la stima e considerazione acquisite nel tempo, senza un giudizio di merito sul lavoro svolto”.
“E’ accaduto con la protezione civile – si legge ancora nella nota – e’ stato fatto nella (dis)organizzazione della macchina comunale, hanno tentato nei centri sociali, con le associazioni culturali e di volontariato. Non è tollerabile questa occupazione e tentavi di assoggettare al loro potere tutto ciò che esprime di positivo la comunità sarzanese e le cui azioni nel corso degli anni sono state di esempio per molti e riconosciute, sostenute come una grande valore a disposizione di tutti”.

“Ora l’amministrazione si è affrettata ad elencare i numeri e ciò che stanno facendo in questo periodo buio i nuovi componenti della protezioni civile sul cui impegno non dubitiamo, ma ci domandiamo perché incentivare e tentare di far fuori tutti coloro che hanno costituito volontariamente i pilastri della associazione in questi anni?. Solo perché si permettono di avanzare istanze e necessita utile al funzionalità del migliore servizio? Italia Viva Sarzana nel riaffermare la piena solidarietà ai volontari dimissionari il cui contributo potrà ancora essere utile, auspica che l’amministrazione si renda conto che per “interessi di parte” abbia distrutto un fiore all’occhiello della città, e chiede che l’assessore Torri ne tragga le conseguenze dimettendosi. Sarebbero inutili ulteriori spiegazioni e prese di posizioni, intestarsi un “nuova ripartenza”. La vicenda è oramai talmente chiara a gran parte della città e come altre di questi mesi sono da condannare. D’altronde i canti di vittoria, i fuochi d’artificio e le festa della sera del 24 giugno di due anni or sono già lasciavano intendere cio’ che sarebbe accaduto”.