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Bertonati: "In Protezione Civile persone libere al servizio della comunità"

L'attuale coordinatore del gruppo di Sarzana replica alle polemiche dei giorni scorsi: "Nessuno ha sponsorizzato la mia candidatura. In democrazia l'esito delle votazioni viene rispettato".

Protezione Civile Sarzana

“Sono giorni che leggo parole oltraggiose e offensive nei confronti miei e dell’attuale gruppo dei volontari di protezione civile”. Inizia così l’intervento di Gabriele Bertonati, Coordinatore gruppo comunale protezione civile Sarzana, che prosegue: “In un primo momento ho ritenuto opportuno non replicare poiché queste erano lanciate da politici a fini politici e quindi esula dal nostro compito che è quello, forse è meglio ricordarlo a tutti, di aiuto e supporto alla popolazione. Poi ho letto un ulteriore articolo (QUI) nel quale senza mezzi termini vengo e veniamo dipinti come persone incompetenti, al soldo della politica e pertanto sono costretto a rispondere in difesa e per rispetto al gruppo che ho l’onore di coordinare. Sarà una sola ed unica risposta, da parte mia non seguiranno repliche perché ora non è di certo il momento di sprecare tempo per inutili e dannose polemiche. Non è vero che tutto il gruppo “storico” ha dato le dimissioni; fortunatamente alcuni, che ringrazio, sono rimasti e non hanno mai smesso di mettere a disposizione del gruppo la propria esperienza , è vero invece che purtroppo molti dei dimissionari nell’ultimo anno non hanno mai partecipato alle attività oppure lo hanno fatto molto di rado come lo si può facilmente verificare dai documenti ufficiali dei 600 servizi svolti”.

“In quel periodo – prosegue Bertonati – in molte occasioni con gli altri volontari avremmo voluto avere la possibilità di conoscere, di farci conoscere, di confrontarsi e di imparare da chi ha fatto nascere la protezione civile con tutto quell’entusiasmo dell’allievo ha nei confronti del maestro, ma purtroppo non è stato così e in maniera pragmatica abbiamo preso atto delle scelte altrui limitandoci a dare il meglio di noi stessi
A dicembre 2019 in 30 abbiamo risposto ad un bando pubblico: la maggior parte di noi non si conosceva neppure tra loro, abbiamo tutti provenienze e peculiarità differenti e l’unica cosa che ci accomuna è l’entusiasmo del voler aiutare. Lo stesso entusiasmo che ci ha fatto dare immediatamente la disponibilità a marzo 2020 nel fronteggiare la pandemia. Per quello che riguarda le elezioni, nessuno dell’amministrazione mi ha chiesto di candidarmi e ancor meno ha sponsorizzato la mia candidatura. Ognuno di noi è una persona libera, che non è a disposizione di nessuno se non della propria coscienza e del servizio alla propria collettività.
Non conosco le modalità con cui in precedenza siano stati scelti i ruoli di coordinatore e vicecoordinatore, sappiamo per certo che questa volta sono state rispettate alla lettera le disposizioni del regolamento, che è pubblico, che prevede una elezione democratica e non una nomina. Il principio di democrazia impone che l’esito venga rispettato anche quando non è quello voluto o sperato. Il regolamento di protezione civile inoltre indica nel secondo eletto il nominativo di vice coordinatore, quindi ho pensato che ci sarebbe stato un maggiore coinvolgimento nelle attività, non una dimissione da volontario e delegittimazione di chi ha ottenuto più voti e dell’intero gruppo: almeno io mi sarei comportato così. Dal momento dell’elezione per me non esistono volontari “vecchi” o “nuovi” esiste un gruppo di volontari ognuno dei quali ha competenze e risorse da valorizzare, un gruppo che sta crescendo sia per numeri sia per competenze e forse proprio per questo è inviso da qualcuno ma a me poco importa.
Il periodo ci impone di non dedicare ulteriore tempo a guerre personali o politiche; c’è una pandemia in corso e io ho un gruppo da coordinare. In caso di emergenza la priorità di un volontario di protezione civile è quella di aiutare ed è quello che stiamo facendo ininterrottamente da marzo e che continueremo a fare. Alle persone che vogliono alimentare la polemica dico che se amano la città, vengano ad aiutarci al di là di qualsiasi conflitto personale”.