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Terminal del golfo: 5 milioni per il primo lotto

Lsct mira al riempimento del terzo bacino in cambio di Calata Paita

Roncallo, presidente uscente di Adsp: "Nelle ultime settimane incontri con i vertici dei due terminal: stanno maturando decisioni importanti sul fronte degli investimenti".

Il porto

Nelle ultime settimane il vertici dell’Autorità di sistema portuale e i terminalisti si sono incontrati più volte e presto i frutti di questa fitta serie di incontri dovrebbero essere resi noti. Lo ha svelato la presidente uscente dell’Adsp, Carla Roncallo, nel corso della conferenza stampa di fine mandato, spiegando, anche se tramite semplici accenni, quali sono stati i termini della discussione. I rapporti con i concessionari portuali, d’altronde, sono una delle priorità che l’ormai ex numero uno di Via del Molo consegna a chi raccoglierà il suo testimone.

“Voglio spendere qualche parola anche sugli investimenti dei terminalisti privati. Come è abbastanza intuitivo, la crisi generata dal Covid non ha aiutato e a oggi nessun investimento è ancora partito. Nelle ultime settimane – ha dichiarato Roncallo nel suo discorso – abbiamo avuto diversi incontri con i vertici dei due terminal e, senza volere anticipare decisioni che stanno maturando ed è bene comunicare solo dopo averle messe nero su bianco, posso anticipare che per ciò che riguarda Lsct, si sta valutando uno scenario di sviluppo che tenga conto anche dell’effettiva disponibilità della Marina del Canaletto già dal prossimo anno, vista la chiusura pressoché totale del contenzioso durato molti anni e l’avvio della ricollocazione delle imbarcazioni al Molo Pagliari.
La condizione da noi posta a corredo di questi ragionamenti, è però il rilascio di Calata Paita in tempi e fasi concordate e compatibili con la realizzazione del molo crociere, in avanzato stato di progettazione, e, a seguire, del nuovo terminal a cura dell’Ati affidataria del servizio ai passeggeri, senza dover aspettare l’ultimazione dei nuovi riempimenti”.
“Buone – ha proseguito – le notizie sul fronte Terminal del Golfo, che ha deciso di avviare subito un primo lotto da 5 milioni di euro, per il quale partirà a breve la procedura di affidamento, anche se la cosa verrà a breve comunicata dallo stesso terminal”.

In definitiva, i tempi possibili di sgombero della Marina del Canaletto si sono rivelati più rapidi di quanto previsto e il riempimento del terzo bacino potrebbe procedere più speditamente dell’ampliamento del Molo Garibaldi. Un’accelerazione che avrebbe ripercussioni anche su un altro tassello del domino portuale, quello della liberazione di Calata Paita, attesa da anni e oggi necessaria per la realizzazione del molo crociere, del terminal da parte della triade Msc, Royal e Costa e del progetto di waterfront per il quale l’amministrazione comunale sta cercando investitori. E se le prospettive di rilascio degli spazi si avvicinano, tutto potrebbe scorrere più rapidamente.

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