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"valutazioni a 360 gradi"

Gnl, la Capitaneria: "Il rischio di esplosione è ritenuto non credibile"

Da Largo Fiorillo arrivano rassicurazioni sulla sicurezza per la cittadinanza e per gli operatori: "Il Gnl è infiammabile solo nella fase vapore e si diluisce molto rapidamente. Operazioni del genere si compiono come prassi in altri porti europei".

Aida Nova

“Le operazioni di rifornimento di Gas naturale liquefatto per la nave Costa Smeralda, che dovrebbero avvenire nel corso delle prossime settimane, si precisa che queste avverranno in pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza emanate dagli organi competenti”. Così la Capitaneria di porto della Spezia interviene nel dibattito avviato dopo la notizia dell’imminente sperimentazione del rifornimento resa nota da CDS (leggi qui).

“Le disposizioni di sicurezza sono il risultato di un tavolo tecnico partecipato dal Comune della Spezia, Capitaneria di porto, Autorità di sistema portuale, Comando provinciale dei Vigili del fuoco, Arpal Liguria, Asl Liguria, Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, Associazione nazionale dei chimici di porto, servizi tecnico nautici del porto della Spezia, Snam Panigaglia, associazioni di categoria e tutti gli organismi autorizzati dal competente ministero per la certificazione di sicurezza delle navi. Il Gnl – proseguono da Largo Fiorillo – ad oggi è considerato il combustibile fossile meno inquinante al mondo e soddisfa inoltre i requisiti attuali e futuri in fatto di emissioni per assenza di emissioni di anidride solforosa (SOx), riduzione del 25% circa delle emissioni di anidride carbonica (CO2), dell’85% circa delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e del 95% circa delle emissioni di particolato (PM).
Il tavolo tecnico ha lavorato in concerto a partire dal 25 settembre 2018 sino all’8 luglio 2020, concentrandosi proprio sull’analisi dei rischi legati alle operazioni di rifornimento di Gnl a navi passeggeri nel porto della Spezia, analisi condotta da un organismo riconosciuto per la valutazione del cosiddetto “Rischio complessivo” sui tre attori interessati: nave rifornitrice, nave da rifornire e terminal; tale analisi è prevista poi essere validata da un secondo organismo riconosciuto (ovviamente diverso dal primo) e solo con la doppia certificazione, oltre a quelle già previste per le navi stesse, e a tutta una serie di prescrizioni individuate (tra cui anche le condizioni meteorologiche), l’operazione potrà essere autorizzata”.

In merito al paventato rischio legato al “potenziale esplosivo” del Gnl, la Capitaneria spezzina precisa che, sulla base di dati suffragati da una vastissima letteratura scientifica e da apposite valutazioni del rischio fatte a 360°, le probabilità di esplosione sono estremamente remote, tanto da far ritenere l’evento “non credibile”.
“Il Gnl è infiammabile solo nella sua fase vapore (aeriforme) e non in quella liquida, i vapori sono più leggeri dell’aria e tendono a diluirsi molto rapidamente; questo è dovuto principalmente alle caratteristiche chimico-fisiche del Gnl. Oltre a questo fatto, il rispetto delle misure di sicurezza operativa e gestionale individuate dal tavolo tecnico, rende ancora più bassa la già remota probabilità dell’evento paventato. Spesso, infatti – continuano dalla Capitaneria -, viene confuso il Gnl con il Gpl, sostanza con comportamento decisamente differente; infatti, essendo più pesante, tende a stratificare, e diluirsi lentamente, permanendo pertanto più a lungo nel campo di esplosività e di infiammabilità. Il rifornimento di Gnl è una pratica abituale che il gruppo Costa esegue con continuità da quasi due anni, prima su AIDAnova e, successivamente, su Costa Smeralda, arrivando a compiere in sicurezza ben 49 operazioni nei porti di Barcellona e Marsiglia. Operazioni di rifornimento di Gnl in ambito portuale-cittadino sono di prassi a Rotterdam (in zona adiacente a un parco pubblico) a Huelva e Barcellona in Spagna, a Marsiglia e operazione simile con rifornimento da autobotti è già stata effettuata a Civitavecchia”, concludono da Largo Fiorillo.

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