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Dopo il caso iacopi

Il bando delle spiagge libere di Marinella finisce in Procura

Oltre quaranta cittadini hanno firmato l'esposto che chiede di valutare possibili reati come abuso di ufficio e omessa denuncia per l'affidamento di un tratto di litorale: "Società non presentava requisiti previsti".

Spiaggia libera di Marinella

“Valutare l’eventuale sussistenza dei reati, anche tentati, o di altre eventuali ipotesi di reato”. È quanto chiedono al Procuratore della Spezia gli oltre quaranta firmatari dell’esposto relativo al bando di affidamento delle spiagge libere di Marinella redatto dal Comune di Sarzana, con particolare attenzione al tratto di 350 metri aggiudicato alla società nella quale è presente la moglie dell’ex consigliere comunale della Lega Iacopi.

Vicenda per la quale i proponenti chiedono alla Procura di verificare la sussistenza di reati come: turbata libertà di procedimento di scelta del contraente, abuso di ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale. Ipotesi pesanti, che tirano in causa il dirigente che ha redatto il bando ma anche il sindaco o gli assessori, dando così seguito legale alla discussione che ha caratterizzato gli ultimi consigli comunali e in particolare quello del 18 giugno nel quale l’opposizione – che chiederà l’abolizione del bando – aveva ribadito le proprie perplessità sulla gestione dell’iter di affidamento, anche alla luce della diffida presentata al Comune dall’avvocato Antognetti, per conto del Bagno Tramontana, che evidenziava un “manifesto conflitto di interesse” nella pratica.

A questo si aggiunge inoltre anche il tema dell’utilizzo come parcheggio della aree retrostanti la spiaggia libera, sollevata nei giorni scorsi da Andrea Carlini – presidente del consorzio dei balneatori “Riviera di Luni” – e stigmatizzata nella seduta di ieri del consiglio comunale dall’esponente di Sarzana per Sarzana Paolo Mione che ha accusato l’amministrazione di “combattere i parcheggiatori abusivi e tollerare i parcheggi abusivi”.

Secondo i firmatari dell’esposto dunque la società “non presentava e non presenta alcuno dei requisiti previsti dal bando, essa era semplicemente promissaria acquirente ed affittuaria da Marinella Spa di alcune aree retrostanti” e “nonostante tale difetto del necessario requisito il Comune le ha affidato la gestione del tratto maggiore di spiaggia libera”. “Nonostante il palese difetto dei requisiti richiesti – scrivono ancora – e la grave e non remunerata onerosità della gestione, la società ha fortemente voluto aggiudicarsi la gara e il Comune ha fortemente voluto che se la aggiudicasse”. Al sindaco infine viene imputato di “non avere richiesto un parere al segretario comunale, né all’avvocato civico, né ad un avvocato esterno” ma “allo stesso dirigente responsabile del procedimento e autore del bando, il quale ha emesso un parere ‘assolutorio’ per sé e per l’amministrazione”.

Fra i firmatari dell’esposto (militanti del PD, di Sarzana per Sarzana, dei 5Stelle, di Rete Civica Liguria, di Italia Viva, del Circolo Pertini e di Rifondazione ma anche indipendenti di centrosinistra) spiccano i nominativi dell’ex sindaco senatore Caleo, del segretario sarzanese del Pd Vico Ricci, del consigliere regionale di Linea Condivisa Francesco Battistini, della segretaria provinciale di Rifondazione Veruschka Fedi, di Francesca Castagna, membro dell’Assemblea Nazionale Pd oltre agli ex assessori comunali Bottiglioni, Caprioni e Pittiglio.