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Retrocessioni dalla D, nasce anche il "Gruppo dei Capitani"

La protesta delle squadre di D si spande a macchia d'olio in tutta Italia. Scendono in campo anche i capitani delle 36 retrocesse. Per la Fezzanese c'è Daniele De Martino

Il capitano della Fezzanese Daniele De Martino.

La Spezia – Si spande ormai a macchia d’olio in tutta Italia la protesta delle 36 squadre di Serie D ingiustamente retrocesse a tavolino per Covid-19 dalla Lega Nazionale Dilettanti. Dopo il gruppo “Salviamoci” rappresentante le società stesse con i propri legali è infatti nato un nuovo gruppo in cui si sono riuniti tutti i capitani delle diverse formazioni per dare voce anche ai giocatori.

Il “Gruppo dei Capitani“, nato da un’idea appunto del capitano del Città di Anagni, Francesco Cardinali con lo scopo di contrastare la decisione del Consiglio Federale che ha sancito le retrocessioni dalla D ai campionati regionali di Eccellenza. Per gli spezzini della Fezzanese è quindi sceso in campo il difensore Daniele De Martino che milita da otto stagioni in maglia “Verde” e quest’anno ha ereditato la fascia di capitano dal “Mago” Andrea Baudi.

Il “Gruppo dei Capitani” ha emesso nella tarda serata di ieri il proprio primo comunicato ufficiale che riportiamo integralmente di seguito:

Riteniamo che non si possa retrocedere per colpa di una pandemia, con tante gare ancora da dover giocare. Crediamo che non sia giusto promuovere le migliori seconde dell’Eccellenza e far retrocedere le ultime quattro della Serie D e non ne facciamo una distinzione economica, al contrario. Sappiamo degli innumerevoli sforzi che anche i presidenti di società appartenenti alla seconda categoria dilettantistica compiono ogni anno, con la speranza di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi e regalare palcoscenici ancora più importanti alle proprie tifoserie e alle proprie città. La verità, però, è che, in condizioni normali, anche facendo i play-off non si viene automaticamente promossi, e ad avere diritto al passaggio in Serie D sono solamente le prime di ogni girone. Riteniamo ingiusto, inoltre, che siano le società che sono in netto ritardo con i pagamenti a mantenere la categoria, mentre quelle che hanno, con puntualità, mantenuto gli accordi verranno inesorabilmente penalizzate

La decisione presa dalla Lega Nazionale Dilettanti, in aggiunta ad una situazione già precaria per l’emergenza sanitaria in corso, mette in seria difficoltà molti ragazzi, atleti ma ancor prima padri di famiglia, che devono avere il modo e i mezzi per poter sostenere dignitosamente loro stessi e i propri cari. Ci domandiamo, infine, perché noi calciatori dovremmo avere, all’interno del nostro curriculum, una retrocessione non arrivata sul campo e perché dovremmo rischiare, in questo modo, di condizionare la nostra carriera. Chiediamo, quindi, che venga rivista la decisione di far retrocedere a tavolino le ultime quattro in classifica, e che venga valutato l’impegno delle società a mantenere gli accordi economici rispetto a chi, evidentemente, non lo ha fatto“.

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