LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Tornar: "Non mi posso rapportare con un giovane come si rapportavano con me"

Lunga chiacchierata con l'allenatore del Don Bosco. "I tempi cambiano e a me non piace generalizzare, forse manca un po' di personalità." "Mi piacerebbe poter giocare la finale di Coppa" "Ottime spezzine, ma bene pure Vallescrivia, Golfo e Goliardica

L'allenatore del Don Bosco Spezia Claudio Tornar.

Ex trequartista talentuoso che ha fatto un pezzo di storia del calcio dilettantistico della Spezia indossando maglie quali quelle dello scomparso Mazzetta Candor Felettino e del Marolacquasanta Claudio Tornar affronta per la prima volta in questa stagione il campionato di Promozione da allenatore essendo subentrato in corso a mister Tarasconi alla guida della Prima Squadra del Don Bosco Spezia. Aveva iniziato la carriera da allenatore sulla panchina della Bolanese vincendo il campionato di II Categoria con il record di imbattibilità, in seguito aveva guidato le Juniores di Canaletto Sepor e Lavagnese, iniziando poi questa stagione con i pari età salesiani, fino alla chiamata in Prima Squadra. Oggi è nostro ospite nella sala stampa di Calcio Spezzino.

Buongiorno mister. Come state vivendo al Don Bosco questo stop forzato e cosa potrebbe comportare?

“Ciao Guido, al Don Bosco stiamo vivendo questo momento come lo vivono tutti: stando a casa e rispettando le disposizioni del governo. All’ inizio dando qualche disposizione sul da farsi a livello organico, ma poi col passare del tempo ognuno è libero di fare quello che può, ovviamente restando in casa.”

Alcuni sostengono l’ipotesi che la stagione finisca così, altri di riprendere a costo di terminare il campionato a giugno e altri propongono soluzione play-out/playoff. Lei che ne pensa?

“Penso che ognuno risponda in base alla propria convenienza. Se parli con chi è in testa alla classifica ti dice che bisogna portare a termine il campionato viceversa, chi lotta per non retrocedere, ti dice che è meglio finirla qua. Io in questo momento proprio non ci penso e quando tutto sarà finto accetteremo le disposizioni.”

In Inghilterra hanno sospeso tutto dal campionato che vale la nostra Eccellenza in giù. Che ne pensa e se dovesse succedere in Italia come ripartirebbe nella stagione successiva?

“Sulla prossima stagione ancora non so nulla. E’ stata talmente inaspettata questa pandemia che ogni discorso sul futuro sarebbe prematuro e fuori luogo.”

Parliamo allora di questo campionato. Hai iniziato con la Juniores, poi si sei ritrovato alla guida della Prima Squadra…

“E’ la prima volta che subentro e devo dire che non è per niente facile. Con la Juniores stavamo facendo un buon lavoro, poi è arrivata la chiamata e con i miei collaboratori Luca Berretieri e Rinaldo Argiolas ci siamo trovati in una situazione non semplice.”

Partiti malissimo, avete poi raddrizzato la rotta, ma la lotta per la salvezza è ancora aperta…

“Non giudico prima del mio arrivo. In seguito abbiamo avuto un rendimento alterno e, nonostante questo, abbiamo recuperato punti a parecchie concorrenti, però è anche vero che prima della sosta eravamo in difficoltà.”

Un mercato estivo a mio modo di vedere sbagliato soprattutto in fase difensiva con la rinuncia a Bertagna, in inverno avete aggiustato il tiro anche con scelte dolorose ma trovando rinforzi importanti come Pannone e Imperatore?

“Sul mercato estivo non mi pronuncio perché non c’ero; su quello invernale abbiamo provato a correggere il tiro facendo scelte e subendone altre anche dolorose, ma sempre nell’interesse della squadra.”

Una grande gioia sicuramente arriva dalla finale di Coppa Italia di Promozione conquistata

“Abbiamo raggiunto un traguardo storico per la società, ovviamente anche grazie a mister tarasconi che con la squadra ha vinto il girone eliminatorio. La finale è una bella conquista, ma purtroppo, a questo punto, non so se la giocheremo.”

La vostra è una squadra che punta molto sui giovani del vivaio…

“Vero, schieriamo molti giovani e penso che sia giusto visto il vivaio del Don Bosco. Sono validi e legati alla società proprio perché ci sono cresciuti. L’importante è saper scegliere i “vecchietti” che poi li devono aiutare nel percorso di crescita.”

Da un paio di stagioni sta facendo molto bene in classe ‘99 come Nicolini. Per lei potrebbe affrontare la Serie D o l’Eccellenza in alternativa?

“Nicolini per la Promozione è un Top Player, ma soprattutto è un ragazzo d’oro importante per il gruppo che dimostra più degli anni che ha.”

Per lei negli anni tanto lavoro con i giovani. Cosa manca al giorno d’oggi per fare i “calciatori” quantomeno tra i dilettanti?

“Cosa manca ai giovani d’oggi? Non mi piace generalizzare. I tempi cambiano e cambiano le persone che vanno trattate in modo differente. Io non mi posso rapportare con un giovane come facevano gli allenatori con me, c’è troppa differenza. Forse manca un po’ di personalità, vedo ancora troppi genitori che si sostituiscono a loro nel parlare.”

Tre spezzine nelle prime cinque. In vetta che campionato è?

“Il campionato è molto livellato e le spezzine stavano facendo molto bene. Sono tutte ottime squadre ben allenate.”

Scendendo nel dettaglio che squadre o giocatori l’hanno impressionata?

“Mi ha impressionato il Vallescrivia per gioco e intensità, il Golfo Paradiso per la qualità del gioco e la Goliardicapolis per il cinismo e la fisicità.”

Siamo al termine di questa piacevole chiacchierata, vuole aggiungere qualcosa in chiusura?

“Concludo dicendo che parlare di calcio ora non è facile, ma a qualcosa dobbiamo attaccarci. Non so come finirà questa stagione, ma voglio ringraziare comunque il Don Bosco per la fiducia che hanno avuto in me e Argiolas e Berettieri per l’apporto che danno durante gli allenamenti. Un saluto ai miei splendidi ragazzi con l’augurio di rivederci presto.”