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Terza Toscana, ecco le opinioni dei protagonisti durante il lungo stop

“Scendono” in campo Palleronese, Fc.Montignoso, Academy Massa Montignoso, Villafranchese, San Vitale Candia, Tirrenia Marina e Rangers Soiliera

La Villafranchese per la stagione 2019/2020 di III Categoria della Toscana.

Massa Carrara – Continuano massicce le opinioni le considerazioni soprattutto alcune riflessioni sul momento che sta attraversando in nostro paese, colpito come il resto del pianeta da questo virus, nel nostro piccolo mondo del calcio. Alla luce di questi giorni trapela dai vertici delle attività sportive specialmente nel calcio, qui siamo nel dilettantismo puro, che la ripresa sembra ancora nel mezzo di questo lunghissimo tunnel. In base alla situazione giornaliera ancora purtroppo “negativa” verranno inevitabilmente prese ulteriori “drastiche” decisioni in merito dopo la prima sospensione. Nella nostra panoramica dell’avvincente torneo di terza categoria gli addetti ai lavori tengono “vivo” il campionato oltre ad essere stato ben organizzato e combattuto i protagonisti fanno il punto della situazione. Prima delle opinioni della Palleronese facciamo un passo indietro rammentiamo anche le impressioni di Emiliano Bertelloni allenatore della bella sorpresa del campionato come i versiliesi dell’Azzurra. “Purtroppo stiamo attraversando un momento duro per tutti e il calcio, nonostante sia per la nostra vita quotidiana da sempre una parte bellissima, giustamente è passato in secondo piano per il bene di tutti. In questo momento, è importante focalizzarsi soltanto sulle disposizioni che ci sono state date per poter sconfiggere al più presto possibile questo nemico duro da battere. L’unica cosa che possiamo fare nel nostro piccolo è quella di restare a casa, come ci è stato chiesto. Adesso la partita più grande da giocare a mio avviso è un altra, quella negli ospedali, le nostre possono attendere. E quando tutto sarà finito, anche le nostre partite avranno tutto un altro significato. E sarà bellissimo, io e i miei ragazzi non vediamo l’ora “.E’ la volta dell’allenatore Massino Preti della Palleronese club settimo in classifica a ridosso della griglia dei play off.” “Ad oggi come è stato sospeso ogni tipo di attività specialmente nel nostro campo il calcio passa per ultimo, la salute di noi tutti è preziosa e determinate per il proseguo della nostra vita .Però per noi addetti ai lavori dal dilettantismo sino al professionismo un campionato interrotto cosi,diventa di estrema difficoltà portarlo a termine con i criteri giusti. E’ anche vero che c’è da tenere in considerazione tanti tipi di fattori questa brusca interruzione è stato un duro colpo per le società, inevitabilmente una ripercussione sul piano economico, che non sarà facile dover raddrizzare. Per quanto riguarda il nostro campionato, sinceramente mi metto nei panni del Cerreto, Mulazzo e altre che hanno fatto degli sforzi economici per vedere se riuscivano a fare il salto di categoria. Invece ad oggi si trovano nel “limbo”perche non si sa’ cosa succederà di qui alla fine, per noi qualcosina è cambiato da dicembre in poi, con il fatto che siamo riusciti ad innestare dei giocatori di ruolo, con il loro apporto la classifica è migliorata. A otto giornate dal termine con ancora tre sfide con compagini di vertice quali Cerreto e Azzurra, più i derby con Vallizeri, Villafranchese e Fosdinovo dove la squadra avrebbe ancora diverse chance per migliorare la nostra classifica, specialmente i tre scontri diretti ci avrebbero detto che tipo di campionato avremmo fatto, ripeto tutto in base ai risultati delle squadre che sono al vertice. Infine poter riprendere sarebbe la cosa migliore, però non si sa quando, i scenari al momento che vediasmo tutti i giorni sono di estrema difficoltà, stroncare il campionato vorrebbe dire invalidare tutti gli sforzi soprattutto per le società in particolare quelle di vertice. Dare una data di ripresa di questo si fa per dire “nuovo campionato” è prematuro, credo che in ogni caso la Federazione dovrebbe fare delle valutazioni legate alle società dilettantistiche che tutti gli anni si impegnano per far si che si possono fare campionati a buon livello con sani criteri societari come la nostra. Non so se ci sia una liquidità tale per andare incontro ai club dilettantistici ma credo però che sarebbe opportuno:” Dopo i lunigianesi di Pallerone continua la panoramica sull’argomento il mister della neo nata società di Montignoso Enrico Mori : L’F.c. Montignoso 2019, ha appreso sin dall’inizio la gravità di questa situazione, infatti dopo l’ultima partita disputata ha deciso di annullare gli allenamenti ancora prima del divieto. I ragazzi si stanno facendo forza e il gruppo che si stava creando sta crescendo anche oltre queste difficoltà, essendo una squadra creata poco prima del via del campionato, possiamo essere soddisfatti, e dopo un inizio così e cosi, ci stiamo e stavamo riprendendo grazie ai ragazzi che hanno creduto al progetto e che hanno fatto gruppo nonostante qualche sconfitta. Stiamo mettendo le basi per un futuro più di sicuro più roseo. Il nostro girone di terza è un campionato agguerrito e molto equilibrato, nonostante non siamo nella zona alta della classifica, non ci riteniamo inferiori a nessuno, possiamo dare del filo da torcere a tutti.” Sgranando l’ordine della classifica ne parla il responsabile dell’altra società di Montignoso Enzo Tarantola dell’ Academy Massa Montignoso ; “Prima di passare al calcio e ai suoi sviluppi dobbiamo pensare soprattutto alla sicurezza e alla salute di tutti noi, figli e nipoti, non fare progetti per il futuro ma pensare solo alla salute al gran lavoro di chi rischia la vita tutti i giorni. Posso solo dire dallo sport in generale ma soprattutto il calcio dal punto di vista dilettantistico tramite i comitati regionali in primis il nostro toscano, in testa anche la delegazione provinciale del nostro “fiduciario” Andrea Antonioli è stata presa la decisione di sopsendere tutta l’attività agonistica non solo di gare ma anche degli allenamenti impedendo quindi di diffondersi questo virus tra tutti gli addetti ai lavori. Da questo punto di vista il dilettantismo ancora una volta, che secondo me è quello che porta avanti lo sport in particolare il calcio ha dato prova di una grossa maturità, cose che inizialmente non ha dato il campionato di serie A con le varie competizione europee, un tira e mola veramente vergognoso, con situazioni veramente assurde. Ora questi livelli a noi non ci riguardano, ripeto fare progetti è ancora prematuro, quando sarà dato il via non so veramente come ripartire, noi dell’Accademy Massa Montignoso è da quasi venti giorni che siamo fermi, la vedo veramente dura ricominciare nel prossimo aprile e forse anche maggio. Accetteremo qualunque decisione presa ricordando che siamo una compagine di gente che lavora tutti i giorni, che si allena un paio di volte alla settimana, ne faremo giuste considerazioni e valutazioni quando sarà il momento, per il resto non mi sento di aggiungere altro. Per quanto riguarda il nostro torneo mi associo a molti miei colleghi come era nelle previsioni estive sarebbe stato un campionato avvincente, veramente di alto livello per la terza categoria come da diversi anni non se ne vedeva, con rose di diverse compagini che secondo me farebbero bella figura anche in campionati superiori. Al momento le aspettative della vigilia sono pienamente rispettate, comanda il Cerreto che era il grande favorito, con una partita in più rispetto alla “rivale” Mtg.Seravezzina dimostra il grande equilibrio della competizione, vedo bene il Mulazzo e l’Azzurra, anche se i lunigianesi vincitori della coppa ultimamente hanno perso in casa dell’Fc.Montignoso, dove i cugini sono una buona squadra in forte miglioramento dove nel proprio campo possono battere chiunque. Se il campionato finirà, quando non si sà è interessante vedere la lotta per i play off riservata a cinque/sei squadre per quattro posti. Per l’Academy dopo un buon inizio, per un certo periodo abbiamo anche accarezzato il sogno di inserirci nei play off. Per tutta una lunga serie di circostanze, strada facendo abbiamo dovuto prendere la dolorosa decisione di esonerare l’allenatore Riccardo Montaresi, con cui ho lavorato due anni e mezzo, che mi sento di ringraziare ora, a quel punto quella decisione ci è parsa a tutti compreso me inevitabile. Dopo di che abbiamo avuto una serie di disavventure tra infortuni e gente che con motivi più o meno validi anno abbandonato, nonostante tutto, onoriamo fino in fondo l’ mpegno, stiamo creando i presupposti di una rosa giovane per il prossimo anno, di comune accordo con le scelte della società con l’obiettivo di fare sempre meglio. La società non ci chiede mai la promozione alla categoria superiore ma di fare sempre bella figura, di finire il campionato sempre a testa alta, di non avere motivi di rancore e soprattutto di vicissitudini arbitrali”.
Da Montignoso risaliamo la provincia fino al cuore della Lunigiana dove il Presidente del sodalizio giallo nero nonché consigliere comunale Diego Giacopinelli seguito dal direttore Sportivo Valerio Giacopinelli fanno il punto dalla rinascita del club all’attuale momento:“Ad oggi – esordisce il massimo esponente – , per la situazione in cui versa il nostro paese diventa difficile parlare di sport, nel nostro caso specifico di calcio, dico questo sia da presidente della società che rappresento la A.s.d. Villafranchese, ma anche, e soprattutto, per la carica pubblica di consigliere comunale che ricopro. La nostra comunità si trova ad affrontare un momento difficile sia sotto l’aspetto umano, di salute, che sociale, da qui in primis un ringraziamento speciale e doveroso a tutte le persone che operano nell’ambito sanitario, stanno facendo qualcosa di straordinario, mettendo la loro stessa salute a rischio pur di salvare quella degli altri. Ebbene è da qui che dovrebbe ripartire la nostra idea di sport, di calcio nel nostro specifico, tutto ciò che sembrava scontato ora non lo è più, le riflessioni che dovremmo raccogliere da questo momento storico sono molteplici, sia a livello personale che collettivo, apprezzare di più chi ci dà l’opportunità di svolgere un’attività sportiva, soprattutto a livello dilettantistico, vivere lo sport in maniera meno individuale e più a livello collettivo, di gruppo, perché da soli, abbiamo la dimostrazione oggi, non siamo nessuno, tutti abbiamo bisogno di tutti.
Sono anni che lo predico, Non dimentichiamo mai l’importanza sociale dello sport, è l’essenza stessa dello sport, è stato uno dei punti cardine che hanno mosso in me la scelta di aderire al progetto Villafranchese quest’estate.
Abbiamo faticato a creare un gruppo, tra mille vicissitudini e difficoltà, ma sono orgoglioso della squadra che siamo, dai dirigenti ai giocatori ai bimbi, e quello che rappresentiamo. Tutto questo a prescindere dal risultato sportivo, chiaramente l’obbiettivo di ogni anno è quello di migliorarsi. Ma è altresì chiaro, che la felicità e la passione di venire al campo lo sono di più, oggi tutto questo ci è stato tolto, giustamente, all’improvviso, per questo maledetto virus, facciamone tesoro; consapevoli di ciò che era prima dello stop ed impazienti di ritrovare al più presto il nostro grande amore: Il calcio. Concludo con una preghiera per le vittime e le loro famiglie ed un pensiero di speranza per chi sta lottando per la vita nelle sale di rianimazione”. Prosegue in sintonia con una sintetica considerazione il diesse delle “vespe” Valerio Giacopinelli: “Al momento siamo tutti stretti al dolore del nostro sindaco, che è la cosa primaria. Cambiando completamente argomento, parlando al momento solo di calcio,stiamo svolgendo un campionato dignitoso partendo dalle numerose difficoltà iniziali. Dal fallimento del Filvilla a rifare di sana pianta società e squadra in 15 giorni, partendo in particolare dalla voglia del nostro sindaco. Abbiamo rifatto qualche punto sperando di farne altri prima della fine del campionato se ci sarà una fine con un ottica futura per potenziare l’attuale rosa, in prospettiva per il prossimo anno, per cercare di fare un campionato di vertice.”Infine credo che qualsiasi cosa decidano in federazione a noi come Villafranchese sia di poca importanza, non è che lottavamo per qualcosa, mi piacerebbe finirlo questo campionato dove si è rivelato molto avvincente perche ci sono diverse squadre che stanno lottando per un obiettivo prefissato. Dispiacerebbe vederlo finire cosi come si dice in giro, capisco la gravità della cosa, ma sarebbe bello vedere come anche in seconda dopo tanti scontri diretti che è veramente la più forte.”Si aggiunge ai vari colleghi sopracitati il deus macchina del San Vitale Candia Davide Goracci:” Che dire la cosa è preoccupante, per noi piccole società di calcio se parlo da persona razionale e ragionevole è stato giustissimo il blocco, ma d’altro canto sono introiti persi per chi come noi ha un settore giovanile, per non parlare delle prime squadre con iscrizione e cartellini dei giocatori. Se la cosa non dovesse risolversi a breve credo che la cosa migliore nelle categorie più basse sarebbe meglio chiudere il campionato con la classifica attuale e magari fare solo play out e play off, con la speranza che la Figc abbia un occhio di riguardo per il prossimo anno e magari abbassare le quote d’iscrizione. È un virus con il quale non c’è per niente da scherzare, nessuno è un super eroe e la diffusione si può dire che sia istantanea, sono stato un calciatore ed adesso un dirigente e nonostante la mia passione per questo sport penso che la salute dei bambini è dei ragazzi di categoria sia molto più importante, abbiamo tutti una famiglia e dobbiamo salvaguardare i nostri cari per ripartire eventualmente il prossimo anno più carichi che mai per affrontare un altro anno di sport, la seria A avrebbe dovuto dare un esempio di solido ma purtroppo il soldo come sempre ha vinto finché a potuto. Con la speranza che tutto questa possa svanire il primo possibile e ci possa far passare un altra estate spensierata come tante altre”. Chiudono l’importante argomento il tecnico Davide Giusti della Tirrenia seguito dal commento del direttore sportivo Michele Rosi per i Rangers Soliera : “ Penso che il calcio – accomuna l’allenatore della Tirrenia Marina – in questo momento passi in secondo piano, sia per il rispetto di tutte quelle persone che hanno perso i familiari, sia per quelle persone che in queste settimane continuano a lavorare 10/12 ore mettendosi a rischio contagio. Non sono un esperto, ma sono fiducioso che ne usciremo quando ??.. è proprio una bella domanda. La mia sensazione è quella di poter tornare alla semi/normalità verso la metà/fine di aprile, per il calcio sarà ancora troppo presto!.Per quanto riguarda il nostro campionato se non sbaglio mancano otto partite ed è ancora tutto in ballo. So che coi sono squadre che hanno investito molto per la vittoria del torneo, la decisione spetterà alle federazioni che immagino valuteranno per primo la serie A poi giù a cascata le altre categorie. Non so se ci potrà essere un’alternativa all’annullamento dei campionati, magari giocare ogni tre giorni o disputare solo play off e out, fattibile solo per i campionati minori. L’importante è che la decisione sia unanime per tutti i campionati, concludo che effettivamente è presto per questa ipotesi, rinviamoli al prossimo mese, ora concentriamoci sul presente”. Infine il lunigianese Michele Rosi diesse della nuova iscritta al torneo di terza categoria Rangers termina mettendo in evidenza come i suoi colleghi la nostra situazione sanitaria poi il calcio: “In questo momento penso sia difficile riuscire a capire come si evolverà la situazione dei nostri campionati, se riusciremo a riprendere o no, anche perche si dovrebbero incastrare molte partite infrasettimanali per finire come da programma iniziale oppure andare a maggio inoltrato. Chiaramente ora il calcio passa in secondo piano e siamo tutti preoccupati per la situazione generale italiana, sperando che si possa risolvere il prima possibile. Per quanto riguarda la ripresa del campionato, siamo totalmente nelle mani della Delegazione che supporteremo al massimo quando sarà il momento di decidere come comportarsi per la ripresa del torneo, non daremo nessun tipo di problema alla scelta che verrà fatta, consci che ci siamo trovati di fronte ad un’emergenza non solo nazionale ma mondiale”.