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Ecco come sarà

Panorama, natura e storia a due passi dal centro

Ecco i primi rendering del Parco delle Mura Umbertine, che sta entrando nella fase clou. Oasi di calma da raggiungere a piedi ma anche luogo ideale per lo sport all'aperto. Qualcosa che poche città possono vantare.

Un salto nel futuro: ecco come sarà il Parco delle Mura

A Genova dal 2008 è diventata una delle attrazioni slow per gli amanti del trekking che vogliono godersi il panorama della città, immersi nelle colline circostanti. Camminando fra natura e storia, a tu per tu con il patrimonio architettonico militare dei forti e apprezzando contemporaneamente l’estrema varietà del paesaggio del suo territorio. Nella città che fu Repubblica il recupero delle mura, in questo caso quelle seicentesche chiamate dai genovesi le “Mura Nuove” ed erette a maggior difesa della città e del suo bacino portuale, è qualcosa di già acquisito e il parco che ne prende il nome è un luogo molto frequentato, tanto che Palazzo Tursi ha eleborato di recente una piano di valorizzazione e manutenzione che si dipanerà nei prossimi anni.

Alla Spezia, città di mare e di porto come la sorella maggiore, le mura in questione sono duecento anni più recenti e servivano a proteggere il Regio Arsenale dalle incursioni: una fascia di protezione che partiva dalla fu Porta Rocca, dove oggi insiste il terminal crociere, e salendo sul Colle dei Cappuccini proseguiva sul crinale fino a Porta Castellazzo da dove cadeva velocemente a valle sino all’antica Porta Genova dove oggi sorge Piazzale Ferro per poi entrare nel Parco della Rimembranza, cavalcare la collina di Gaggiola, raggiungere il Colombaio e finire nella base militare. A conti fatti, al di là delle misure (le mura genovesi raggiungono i 12 chilometri, cinta muraria più lunga d’Europa) e delle distanze, le analogie orografiche con Genova sono evidenti: una fascia collinare che segue educatamente il crinale e cinge la città, come una sorta di abbraccio alto e quasi invisibile per chi vive e si muove giù in basso, nelle strade del centro. Un monumento urbanistico e storico unico e prezioso, fatto però anche di alberi e spazi verdi, di panorami, dove i rumori si riducono e si apprezza nitido il cinguettio degli uccelli.

E’ un progetto che parte da lontano, preso in mano dall’assessore Luca Piaggi che ne ha seguito le evoluzioni fin dal principio. Un’opera partita dal grosso lavoro di pulizia iniziato ad ottobre e ormai nelle fasi conclusive, crocevia di partenza di tutto quello che sarà il percorso definitivo e che nei prossimi mesi proseguirà negli step, secondo il vero e proprio progetto esecutivo. Le mura, una volta ripulite, saranno illuminate con luci dal basso mentre il sentiero sarà dotato di segnaletica escursionistica, cartelli informativi sulla storia dei siti, panchine e tavoli per picnic. Un parco da vivere tout court che potrà essere all’occorrenza tracciato per manifestazioni sportive, oltreché itinerario turistico. Dai primi render che vi mostriamo si capisce già piuttosto bene quale sarà il lavoro una volta concluso tutto quanto. E l’effetto non è davvero niente male: “La valorizzazione della nostra storia – ha spiegato Piaggi a Città della Spezia -, tralasciata per decenni, é un obbiettivo di questa amministrazione, le mura storiche ed i forti saranno inclusi in un percorso storico ed escursionistico che sarà un ulteriore tassello turistico della nostra città. Le mura illuminate la notte dal basso saranno una bellissima suggestione”.

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