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L'utente del territorio

Costruire senza consumare suolo

Calano i permessi di costruire, ma prosegue inarrestabile il consumo di suolo.
Secondo l’ISTAT nel secondo trimestre del 2019 si è verificata una diminuzione dei permessi di costruire rispetto al trimestre precedente, sia nell’ambito dell’edilizia residenziale, sia in quello non residenziale.
Inoltre, rispetto al secondo trimestre del 2018, l’ISTAT ha riscontrato che è stata autorizzata la costruzione di un minor numero di abitazioni. Non solo: è in calo anche la superficie utile abitabile da edificare; una novità considerando che era in crescita continua da oltre due anni consecutivi.
Il settore non residenziale evidenzia numeri importanti sia in termini di permessi di costruire rispetto allo stesso periodo del 2018, sia in termini di milioni di metri quadrati da edificare rispetto al settore residenziale (circa il triplo).
Nel Rapporto ISPRA 2019 sul consumo di suolo in Italia è ben chiaro che il fenomeno di distruzione delle aree verdi continua inesorabile. Nelle aree urbane sono stati sacrificati al cemento circa 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde. Il fenomeno non è collegato – pertanto neppure giustificato – con la crescita demografica, dato che la popolazione è in diminuzione.
Lo scorso anno la Regione Veneto ha approvato una legge urbanistica grazie alla quale le nuove costruzioni saranno ammesse soltanto a seguito della demolizione di un edificio e la successiva rinaturalizzazione dell’area in precedenza occupata dal fabbricato.
Un bell’esempio di sviluppo economico ecosostenibile.