Quel nato a Genova non tradisca, è solo un caso della vita valido solo per chi non conosce questa storia. Una storia, quella di Giulio Maggiore, appena cominciata eppure già meritevole di una sottolineatura giornalistica, a futura memoria, sua e nostra, s’intende. Città della Spezia vi regala un lungo colloquio con l’enfant prodige del calcio di casa nostra: mai nessun spezzino prima di lui era riuscito in tempi moderni a guadagnare la maglia della nazionale Under 21, peraltro giocando in serie B. Il prossimo 12 marzo compirà 22 anni e probabilmente a quel punto avrà già tagliato il traguardo delle 100 presenze con la maglia della sua città. La vita, il calcio, il sogno, la professione. E naturalmente lo Spezia, una maglia e quella curva: il luogo del cuore, da dove tutto è partito prima di quell’esperienza al Milan e il successivo ritorno a casa. A costruirsi in riva al Golfo qualcosa di grande, di memorabile, di imperituro, senza dimenticare che la vita non è solo un campo di gioco, i contratti da firmare, gli infortuni e le squalifiche da evitare. Ciò che vi proponiamo oggi è un piccolo grande omaggio alla tifoseria spezzina e agli appassionati di storie di calcio: ventidue minuti d’intervista, realizzata in due diverse location, per parlare di passione e professione, di paure e certezze, di obiettivi e traguardi. Calcisticamente parlando ci è sembrato il miglior modo per finire il 2019 e ricominciare l’anno nuovo. Il servizio è curato da Fabio Lugarini e Andrea Bonatti, riprese e montaggio di Sara Bonatti e Saul Carassale.
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