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"50 euro e nemmeno i bagni"

"Non stupiamoci se le agenzie ci cancellano dai cataloghi"

L'Associazione guide turistiche liguri denuncia i disservizi patiti dai turisti che scendono con i pullman nel deserto dei servizi e nel caos dei cantieri di Viale Fieschi.

Turisti nel caos di Viale Fieschi

“Con la fine di settembre volge al termine la stagione balneare che ha visto le strutture ricettive del comprensorio che va dalla Versilia al Tigullio in sofferenza ad esclusione del periodo di Ferragosto. Con la ripresa della scuola gli alberghi, da alcuni decenni, prolungano la stagione grazie al turismo delle escursioni giornaliere, ovvero delle comitive in pullman. Un settore che abbraccia una vasta gamma di “turismi” da quello museale a quello outdoor, da quello della terza età a quello scolastico e cosi via. Per tutte le comitive che alloggiano tra la Versilia e il Tigullio, le Cinque Terre sono state dagli anni novanta una meta imprescindibile e con esse stavano crescendo le zone limitrofe da Chiavari a Varese Ligure, da Sarzana a Pietrasanta. Ma i dati 2019 ci dicono che il trend si è invertito”. Lo rileva la presidente dell’Associazione guide turistiche liguri, Serena Bertolini, intervenendo riguardo alle iniziative messe in campo per migliorare l’appeal turistico e i servizi della città.
“Il Comune della Spezia, che massimamente ha goduto del successo delle Cinque Terre soprattutto nel settore della ricettività diffusa, ma anche in quello degli affitti ai lavoratori impiegati nel settore turistico fuori comune, sembra voler capitalizzare questo successo prima che l’onda si esaurisca. A questo fine – prosegue Bertolini – sembra volersi proporre con una fisionomia propria, e quindi disgiunta dalle Cinque Terre. Tuttavia sembrerebbe che per promuovere il Golfo e i suoi dintorni l’unica via passi attraverso le Cinque Terre: infatti si è cercato di promuovere i musei cittadini per mezzo della Cinque Terre Card e sempre nelle Cinque Terre sembra si organizzeranno diverse visite dell’evento con cui si vorrebbe dare visibilità alla città e entroterra, il prossimo ottobre… Nel frattempo però le comitive che vogliono raggiungere le Cinque Terre devono andare a piedi dallo stadio alla stazione, affrontando un percorso ad ostacoli che non di rado mette a rischio l’incolumità dei turisti, con semafori calibrati sul verde sia per il pedone che per le vetture, o peggio come in Viale Fieschi, dove il cantiere (iniziato a giugno) ancora aperto e i controviali spesso occupati da vetture obbligano le persone ad attraversamenti pericolosi o addirittura a camminare sulla carreggiata. Il viale è sporco, privo di servizi di accoglienza quali i bagni a fronte di un pagamento di 50 euro per il check point. Inoltre il servizio di prenotazione navetta per la stazione, concordato con il Comune, è sospeso da Pasqua e ad oggi non ancora riavviato. C’è da stupirsi se anche questo ha contribuito ad indurre molte agenzie a cancellare definitivamente le Cinque Terre (e il Golfo e dintorni) dal catalogo? A questo punto ci si chiede per quale motivo il Comune non agisca, nell’ambito delle competenze che gli sono proprie, per rimuovere subito gli ostacoli che ha posto proprio a quel turismo che a primavera e in autunno riempie gli alberghi e dà lavoro a bar, ristoranti e negozi del comprensorio”.

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