Come la bella di Torriglia: tutti la vogliono, ma nessuno se la piglia. E’ troppo grande per una piccola attività di accoglienza e al contempo troppo angusto per diventare una proposta di ristorazione. L’edificio dell’ex Iat della Provincia, immerso nel verde dei Giardini pubblici, a pochi metri dal monumento equestre di Giuseppe Garibaldi, da Via Diaz e Viale Italia, sembra destinato a rimanere ancora nel limbo.
Dismesso a fine luglio 2015, dopo essere stato inaugurato nel 2009, lo Iat aveva vissuto un’estate di pellegrinaggio da parte dei crocieristi disorientati.
A settembre dello stesso anno la Provincia lo mise tra i beni in alienazione , con una nase d’asta di 310mila euro.
“Il fabbricato consiste in un edificio indipendente costituito da un piano fuori terra di circa 127 metri quadrati e di una piccola corte esterna pertinenziale pavimentata di circa 100 metri quadrati. L’immobile risulta essere in buono stato conservativo e gli impianti sia elettrici che di riscaldamento sono a norma – si leggeva nella descrizione -. L’edificio confina nei quattro lati con i giardini pubblici di proprietà del Comune della Spezia, mapp. 309 (lato giardini storici). La struttura è realizzata con solai in ferro e laterizi con copertura piana”.
Nemmeno due anni dopo l’ex sede dei giardinieri del Comune (questa la funzione iniziale della struttura) era ancora tra i beni all’asta, ma l’offerta minima richiesta era nel frattempo scesa a 251.100 euro.
Un calo di prezzo che ha stimolato qualche interesse, ma che non ha portato a chiudere la partita. In Provincia, infatti, confermano di aver ricevuto qualche manifestazione di interesse, ma dopo i sopralluoghi del caso c’è sempre stato un ripensamento. E quasi sempre le motivazioni risiedono nelle dimensioni dell’immobile, troppo grande per accogliere un’attività che abbia un fatturato limitato e troppo piccolo per chi invece vuole investire nei grandi numeri.
La posizione, di per sé, sarebbe anche strategica, trovandosi a pochi passi dall’imbarco dei traghetti e lungo la direttrice percorsa dai crocieristi diretti verso il centro cittadino, ma allo stesso tempo non è ideale, essendo l’edificio parzialmente nascosto dalla vegetazione.