Memorabile

Rezza incanta il Civico. Si è visto qualcosa di grande

Performance magistrale dell'attore che ritornava alla Spezia dopo 13 anni. Oltre 700 spettatori in delirio.

Antonio Rezza mattatore al Teatro Civico, preso letteralmente d’assalto dal pubblico per un sabato sera all’insegna del teatro di ricerca. Grande performance quella dell’artista novareese che tornava alla Spezia dopo tredici anni dall’ultima esibizione con un altro dei suoi capolavori “Pitecus”. FrattoX è uno spettacolo praticamente senza pause che fa ridere in modo intelligente, profondo, assolutamente iconoclasta. Come si fa a discutere con uno che ti presta la voce? Si può rispondere con la medesima voce di chi fa la domanda? Le forzature di Rezza, accompagnato dal’ottimo Ivan Bellavista, stimolano le contraddizioni dell’essere umano e della società dove egli vive fra pregiudizi, paradossi, gioie e miserie. Novanta minuti in cui Rezza dimostra una volta di più non solo di essere un incredibile animale da palcoscenico ma anche uno dei più grandi interpreti del teatro corporale italiano. C’è di più: l’esibizione di potere violento coinvolge talmente tanto il pubblico da farlo ridere di maltrattamenti, di atti scandalosi, sino a divenire complice dell’istrionico protagonista che surclassa la sua spalla che altro non è che l’amato respinto. Il resto lo fanno le scenografie – gli habitat -, così minimali eppure di grande impatto, realizzati da Flavia Mastrella, storica metà artistica di Rezza.

Un ideogramma composto da immagini che raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire: scie luminose si materializzano delicatamente e fanno da contraltare ad un ritmo indiviavolato. Non stupisce l’acutezza logica e una razionalità tipicamente matematica, quasi folle nella sua degenerante ridda di battute, posture goffamente efficaci e una serie di sdoppiamenti dall’effetto esilarante. E di temi ne tocca parecchi, anche se te ne accorgi dopo: malattia mentale, alla violenza sui minori, dal terrorismo alle religioni, dalla crisi di coppia all’ansia, passando anche dallo sfruttamento nel mondo del lavoro. Alla fine lascia gli spettatori con una grande lezione: se tutti fossero Mario sarebbe molto più comodo. Il Civico e la rassegna FuoriLuogo si sono regalati un grande successo al quale hanno assistito 700 spettatori. Non male per una serata che non faceva parte del cartellone maggiore.

Più informazioni
leggi anche
Venerdì, sabato e domenica
Il genio di RezzaMastrella sul palco del Civico
Stasera la terza replica
La meraviglia di 7 14 21 28, la bestemmia tagliata e le scuse al Vescovo