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L'intervista

"Spezia come San Diego? Lo ribadisco, creiamo le condizioni"

Il governatore ligure Giovanni Toti alla Spezia nel giorno della presentazione del project financing per la stazione marittima: "Questa città è hub del suo territorio circostante, dobbiamo aumentare i servizi. Così possiamo dare lavoro ai giovani".

“Il settore portuale è una parte fondamentale per il modello di sviluppo della Liguria. Sono particolarmente contento che la Spezia ospiterà una stazione marittima che coinvolge le tre società principali operanti nel settore. Delle quattro province liguri è certamente quella che si sta trasformando di più, insieme al capoluogo”. Dal mare del levante, quello che per ultimo si consegnò alle industrie e alla vocazione mercantile del porto, ai monti della Val di Vara per la consegna dei lavori del ponte di Rocchetta Vara: Giovanni Toti e la delegazione partita da De Ferrari in mattinata, dedica praticamente l’intera mattinata allo Spezzino, fra un’intervista su temi locali e un botta e risposta a distanza su scala nazionale. Accompagnato dall’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone, il governatore ligure inquadra il passaggio odierno nell’ottica di un cambiamento di paradigma, ove la città capoluogo diventa vero e proprio hub, non solo crocieristico: “Porto Venere, Lerici, oltre alle Cinque Terre, stanno crescendo, offrendo un’ampia gamma di servizi ai turisti che arrivano qui. Con la nascitura stazione, in Liguria avremo così tre home port. Ma lasciatemi dire che la partenza di questa stazione è solamente il calcio d’inizio di una partita ben più ampia: perché la sistemazione urbanistica della città, coi progetti approvati e finanziati già nel prossimo biennio, perché il waterfront del futuro, aiuteranno a costruire le condizioni per un nuovo salto di qualità. Anche ospitando servizi che questa città ancora non ha e di cui ha però bisogno per essere completamente a portata di visitatore”.

Il governatore si spinge oltre: “Partiamo con una gara per arrivare ad una bellissima stazione ma soprattutto mettiamo un’altra pietra che dovrà portare la Spezia ad essere, come ho già detto, la nostra San Diego. Che sarà nella bellissima California, piena di telefilm americani, ma che ha una vocazione non così distante: ha un porto militare, ma anche turistico e commerciale”. La butta sullo scherzo per far comunque passare il concetto: “Non mi pare ci sia alcuna differenza, visto che San Diego è nel sud della regione proprio come Spezia. Scherzi a parte, quando si inaugurerà il nuovo terminal, sarà partito anche il waterfront in presenza di giardini pubblici più belli, della nuova passerella di raccordo”. Magari provando a risolvere il vero grande problema, quello dell’occupazione: “Cominceremo ad investire ed occupare giovani e meno giovani, con lavoro di qualità. Ci sono prospettive di sviluppo sul lungo periodo. Salutiamo questo momento di passaggio con un augurio: le gare sono sempre complesse ma comunque vada il progetto resta strategico e spero si possa chiudere in brevissimo tempo perché ne abbiamo perso fin troppo”.

Il mare cittadino da riconquistare, ma non solo quello. Toti allarga l’orizzonte: “Sempre di più bisogna sfruttare la sinergia tutta interna al Golfo. Spezia non è soltanto un hub croceristico ma un vero e proprio punto di interesse: penso all’isola Palmaria e agli studi che abbiamo ordinato. E’ patrimonio di tutto il Golfo anche se fisicamente fa parte di Porto Venere, qui la Regione ha investito. Ma c’è anche la cantieristica, ormai realtà consolidata sul lato di levante: la città si può definire campione internazionale dei produttori di yacht del mondo”. Crociere come fonte di lavoro: “Stanno facendo un ottimo lavoro. Attraverso loro promuoviamo a bordo i prodotti territorio, per non parlare delle accademie che sfornano tutti gli anni nuovi professionisti. Fincantieri, che in Liguria conserva tre poli produttivi (Muggiano, Riva Trigoso e Sestri Ponente, ndr), è principale produttore di navi da crociere del continente europeo: quattro imbarcazioni da crociera sono state ordinate l’altro giorno”.

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