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Un altro fatto di sangue scuote la val di magra

Uccisa a coltellate dal compagno dopo una lite

Roberta Felici aveva 52 anni e viveva in via dei Molini a Sarzana. Già ascoltato l'uomo che dopo molte ore ha condotto i Carabinieri su luogo del delitto.

La salma di Roberta Felici portata via dall'abitazione

È stata uccisa a coltellate al culmine di una lite furibonda Roberta Felici, la casalinga 52enne e madre di quattro figli, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto in serata nel condominio “Olga” di via dei Molini a Sarzana. Da circa un anno la donna viveva nella propria abitazione con un cittadino romeno di 29 anni, accusato del delitto e fermato subito dopo il ritrovamento prima di essere portato al comando dei Carabinieri dove è stato ascoltato alla presenza del Procuratore della Spezia Patrono.

La ricostruzione. A metà mattinata alcuni vicini hanno sentito urla e rumori molto forti provenire dall’interno dell’appartamento posto al piano terra. Poi un lungo silenzio che nelle ore successive è diventato preoccupazione per gli stessi conoscenti ma anche per la madre e una delle figlie che vivono nel condominio. Non avendo ricevuto alcuna risposta né al campanello né al cellulare hanno così avvertito i Carabinieri che si sono messi sulle tracce dell’uomo. Questo, nel frattempo, dopo aver vagato senza meta per alcune ore per il centro città, avrebbe riferito l’accaduto ad un amico che lo avrebbe convinto a costituirsi. Intorno alle 20 il compagno della vittima ha quindi condotto i militari in via dei Molini nell’appartamento dove è avvenuto il macabro ritrovamento, e dal quale l’uomo è uscito con le manette ai polsi davanti ai residenti sbigottiti che più volte negli ultimi dodici mesi avevano sentito le liti della coppia.

I rilievi. Oltre ai Carabinieri sulla scena del delitto è giunta intorno alle 22.40 anche la dottoressa Gamba, medico legale che ha effettuato tutti i rilievi del caso sul corpo della donna che sarebbe stata uccisa con alcuni colpi di coltello sferrati alla gola. Dopo circa due ore, con il benestare degli inquirenti, la salma è stata quindi rimossa e condotta in obitorio in attesa dell’esame autoptico che stabilirà tutti i particolari della vicenda. Epilogo di un altro fatto di sangue che ancora una volta ha scosso la Val di Magra e sua quiete apparente.