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Digi-Mare: La Spezia Futura

“Piazza Verdi è orribile! Visitatela!”

Mappa Turistica La Spezia - Dettaglio Piazza Verdi

Nella nuova mappa turistica della città, i portali di Buren segnalati tra i luoghi da non perdere nella visita al centro città. Ma non li si voleva abbattere?

A oltre un mese dal lancio in pompa magna in Triennale, sono riuscito finalmente a procurarmi una copia della nuova cartina promozionale del territorio spezzino (io l’ho trovata al Camec, se siete curiosi).
L’oggetto è una fedele riproduzione delle immagini del Golfo a cui siamo più abituati, ovvero quelle prese da Google Earth. In una sorta di compatto origami che si apre dettagliando il centro della nostra città sono proposti ai turisti – per il momento solo italiani, dato che non ho trovato ancora una versione inglese, che contiamo di vedere disponibile presto – tre percorsi: “cultura”, “shopping” e “centro storico e food area”.
Tralasciando alcuni dettagli da graphic-nazi (nell’immagine dal satellite del retro, apparentemente gemella di quella del fronte, è scomparsa la diga foranea, anch’essa parte integrante del nostro Golfo), da mate-nazi (il minutaggio dei 3 percorsi non risulta proporzionale alla durata dei percorsi stessi), e da linguisti-nazi (le traduzioni dei testi, almeno per le lingue che conosco io, nell’app T-Phone che viene suggerito di scaricare – e che infatti occupa ora 27 MB della memoria del mio cellulare – risultano alquanto maccheroniche), c’è però una presenza che dettaglio non è, e che colpisce l’occhio di chi a Spezia è nato, e si interessa anche solo vagamente alla cosa pubblica: Piazza Verdi.
Tra gli 8 punti selezionati nel percorso culturale, infatti, risulta proprio la tanto discussa Piazza Verdi, segnalata peraltro con il non poco significativo appunto “Portali di Buren”. Già: proprio quegli stessi portali di Buren che il Sindaco Peracchini voleva abbattere, non più tardi di quattro mesi fa, come dichiarato in quest’intervista all’Ansa.

Ora, nell’era delle fake news ovviamente tutto è emendabile ed editabile, ma la domanda per l’amministrazione a questo punto è una sola, non è procrastinabile e deve pretendere una risposta quantomai chiara: Piazza Verdi, così com’è, è un punto di vanto della città, al pari del Museo Lia e del Castello San Giorgio, o un mostro da abbattere, oltre che da cavalcare in campagna elettorale? Insomma, questa cartina presenta un refuso, o l’amministrazione si è ricreduta riguardo ai propri gusti estetici, e deve allora adeguare anche il resto della strategia territoriale? Piazza Verdi è di cattivo gusto, cadente a pezzi, pericolosa a causa degli autobus che vi sfrecciano, i suoi portali il grottesco scimmiottamento di un autolavaggio mal riuscito o al contrario Federici, “oltre ai debiti” ha lasciato in dono alla città una piazza europea, disegnata da un personaggio di statura e caratura internazionale, in cui organizzare suggestivi concerti e dove convogliare il flusso turistico urbano?
Confidiamo che i posteri a cui consegniamo l’ardua sentenza non siano così remoti, dato che la stagione turistica sta per partire, e il DMO che vuol fare a meno delle Cinque Terre puntando tutto sul “tenere i turisti a Spezia” ha estremo bisogno di chiarezza circa le armi che vuole utilizzare per realizzare l’ambiziosa impresa.