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Venerdì firma fra Regione e San Lorenzo per argini del lotto 4

L'azienda comparteciperà intervento sul Magra. Giampedrone: "Privati hanno capito importanza degli investimenti nella difesa del suolo". Toti: "Nuova cultura della Protezione Civile ha dato risultati durante l'allerta rossa".

L'assessore Giampedrone in sala operativa

Sarà siglato venerdì nella sede dell’Autorità di bacino l’accordo fra Regione Liguria e San Lorenzo per la realizzazione delle arginature nel “lotto 4”, altra compartecipazione fra pubblico e privato per la difesa del suolo come già avvenuto con il Rio Maggio a Romito dove ad investire sarà invece Basko. L’imminenza della firma sull’intesa è stata confermata ieri sera dall’assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone a margine del brindisi natalizio al Loggiato di Gemmi a Sarzana, dove sono intervenuti amministratori e sostenitori del centrodestra. “Il lotto 4 è fermo dal 2007 – ha spiegato – e questo atteso passo avanti darà risposte importanti sia in termini di difesa del territorio che sotto il profilo occupazionale perché lì San Lorenzo nei prossimi anni investirà circa 10 milioni di euro. Anche i privati – ha sottolineato – hanno capito che un intervento come quello di questo tipo, che cuberà per San Lorenzo circa 450mila euro, ritorna in termini di prospettiva di sviluppo e mancato danno. Quando si investe lo si fa per la sicurezza di tutti ma anche per facilitare gli investimenti sul territorio”.
Territorio messo pesantemente alla prova otto giorni fa da una prolungata allerta rossa che ha tenuto tutti col fiato sospeso. “I lavori ultimati dopo tanti anni sono stati molto sollecitati ma hanno dato una buona risposta – ha osservato l’assessore – ma resta ancora molto da fare. In 24 ore sono caduti più di 300millimetri d’acqua che in passato avevano fatto danni ingenti, il Magra ha avuto una portata di 2.800 metri cubi, quasi una piena decennale che tutto sommato ha avuto conseguenze molto contenute. Le previsioni con largo anticipo hanno permesso di affrontare l’emergenza nel modo migliore, soprattutto nelle ore notturne che sono quelle più delicate, tutti erano informati anche grazie all’ottimo lavoro di comunicazione e aggiornamento fatto da Arpal. Ora – ha concluso Giampedrone – non resta che trovare i finanziamenti per Battifollo dove c’è stata una modifica progettuale”.

Di un diverso approccio nella percezione e nella gestione della protezione civile ha parlato invece il presidente Toti: “Due anni fa questa era un’eventualità, oggi è una macchina che funziona bene e che coinvolge tutti, dai sindaci ai bambini delle scuole. Ci vorranno anni per rimediare a decenni di inerzia ma c’è piena consapevolezza, la cultura della prevenzione sta diventando una parte integrante della comunità. Questo anche grazie agli amministratori – ha sottolineato – nella notte della piena fra le quattro e le cinque ero costantemente informato da sindaco e assessore di Ameglia che erano sul posto e al coc, stiamo investendo molto in termini di economici e di impegno ma i risultati di vedono”.

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