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Cultura e Spettacolo

"E’ una grande emozione raccontare Sgt Pepper agli spezzini"

Carlo Massarini si racconta a CDS in vista dello spettacolo "A Night in the Life — Una notte nella vita di Sgt. Pepper's" che andrà in scena l'8 dicembre alle 21 al Civico.

Spezia celebra i 50 anni di Sgt. Pepper's con Carlo Massarini

Ha cinquant’anni e non li dimostra. Sgt Pepper dei Beatles è uno dei dischi più belli e importanti della storia del rock. Parola di Carlo Massarini giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, spezzino che l’8 dicembre racconterà tutto quello che c’è da sapere sull’ottavo disco dei Beatles con lo spettacolo ‘A Night in the Life — Una notte nella vita di Sgt. Pepper’s’.
“Questo disco – racconta Massarini ai taccuini di CDS – esce in un contesto particolare erano gli anni ’60 il periodo del flower power, degli hippies e della psichedelia. Fu talmente innovativo che ancora oggi viene ascoltato. E’ un disco eclettico in cui si passa dalla dance hall, al rock duro passando anche dagli archi ai suoni più sofisticati”.
In Sgt Pepper c’è tutto e nella serata dell’8 dicembre alle 21 al Civico, realizzata in collaborazione con l’associazione culturali Fantoni, vedrà alternarsi lo storytelling di Massarini con l’interpretazione di alcuni brani da parte degli studenti del Dipartimento Gruppo Jazz del Conservatorio Puccini della Spezia.
Il fatto che siano dei giovanissimi ad accompagnare la serata rafforza lo stesso concetto dei “Beatles” e di quello che hanno rappresentato per i ragazzi dell’epoca. Oltre ad essere una grande fase di sperimentazione e scoperta, i giovani degli anni ’60 non avevano un vero e proprio modello alla loro portata.
“I Beatles hanno portato il colore – prosegue Massarini -, i ragazzi a quell’epoca era più facile che ereditassero dal passato. Con i Beatles si è venuto a creare un mercato giovanile culturale che prima non esisteva”.
L’ottavo album dei Beatles per i suoi 50 anni richiede un’analisi profonda da un punto di vista musicale, di costume e way of life. “Sgt Pepper – spiega ancora Mister Fantasy – è tante cose e anche se ci sono altri dischi interessanti dei Beatles riesce ad andare oltre al gruppo stesso. Per la registrazione il gruppo resto per cinque mesi in studio, un tempo inaudito per la lavorazione di un disco all’epoca. Se lo potevano permettere perché per la prima volta ebbero carta bianca poterono, assieme a George Martin, sperimentare e trovare soluzioni alternative. Ad esempio, John Lennon chiese a George Martin di unire le due parti Strawberry Fields forever e ci riuscì con un piccolo artificio che l’orecchio più attento può sentire al minuto 1.04″.
Il 1967 per i Beatles fu un anno davvero particolare e Sgt Pepper richiese delle tempistiche inconcepibili per l’epoca, tant’è che cominciarono a girare voci su un ipotetico scioglimento. “Durante la lavorazione era prassi che entrassero in studio la sera e riuscissero all’alba – racconta ancora Massarini -. Si cominciò a vociferare sul loro scioglimento perché all’epoca un singolo usciva ogni tre mesi e un album ogni sei. I Beatles erano fermi quasi da un anno”.
L’8 dicembre il pubblico conoscerà tutta la storia. Ma chiedendo all’esperto c’è una canzone di Sgt Pepper che può legarsi alla Spezia? “She’s leaving home, perché si lascia la propria casa per un’altra vita e a volte si ritorna, io lo faccio almeno una volta all’anno – conclude Mr Fantasy – . Devo dire la verità, sono molto emozionato per la serata al Civico, sto studiando tantissimo”.

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