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"La gestione del Montagna, via mai tracciata prima"

Presto l'inaugurazione del campo d'atletica, ma la sfida è creare un modello per un luogo unico in Italia. L'assessore Brogi: "Inizia un'operazione di marketing per farlo scoprire. Cerchiamo un equilibrio tra pubblico e privato".

L'assessore Brogi e il campo sportivo "Montagna"

Il futuro del campo sportivo “Montagna”, ma soprattutto del suo parco, sarà scritto nel corso del 2018. E a indicarne la direzione non sarà solo il mondo dello sport ma la stessa cittadinanza a seconda di come vivrà quegli ettari di verde a due passi dalla città sabauda. Entro fine anno partirà una fase che potrebbe essere definita di ascolto, conseguente all’inaugurazione del campo di atletica ormai imminente. Se alla giunta Federici va il merito di aver concluso uno storico accordo con le forze armate per prendere in gestione il centro sportivo di Viale Fieschi, ai successori si pone il compito, probabilmente anche più difficile, di stabilire un modello di conduzione che permetta al “Montagna” di correre con le proprie gambe, non solo sull’anello blu fiammante posato in estate.
Ci vuole da una parte un’idea vincente che attiri gli spezzini e dall’altra una cornice gestionale che sia un giusto equilibrio tra pubblico e privato. Si parte dal fiasco del primo tentativo di dare in affidamento l’immobile. Una specie di monito. “L’accordo che abbiamo ereditato non facilita – puntualizza l’assessore allo sport Lorenzo Brogi – perché esistono vincoli che non rendono del tutto conveniente fare investimenti importanti per un privato. Chi si metterebbe a impiantare un’attività che impegna un esborso iniziale di un certo tipo sapendo di dover ridiscutere tutto tra 18 anni? Preferiamo allora andare per gradi: il primo obiettivo è far entrare il Montagna nelle abitudini dei cittadini. Siamo pronti a partire con un’operazione di marketing”.

Quanto ce ne sia bisogno, è facile dimostrarlo. Chi sa tra gli spezzini che attualmente dentro il Montagna ci sono dei campi da calcetto in buono stato e liberamente utilizzabili? Si direbbe nessuno, contando che non vengono mai calcati da quei classici gruppi di appassionati che sfogano un pomeriggio di scrivania con un pallone. “Eppure in questa fase di vacatio non c’è bisogno di prenotare alcunché – sottolinea Brogi – E’ il segnale che il parco non viene percepito ancora come un luogo aperto. Ci concentreremo su questo aspetto, subito dopo aver inaugurato lo stadio dell’atletica completamente rinnovato. L’omologazione arriverà entro fine mese, la maggior parte dei materiali è già arrivata. A novembre l’atletica avrà la sua nuova casa, subito dopo potenzieremo l’illuminazione di rettilineo e curve in modo che gli allenamenti possano essere svolti anche dopo l’imbrunire. Questo è stato un grande limite fino ad oggi”.
Fin qui i punti fermi, il resto rimane da scrivere. “Ho passato due mesi e mezzo a incontrare società sportive, associazioni ed enti di promozione – spiega l’assessore – Vogliamo capire quali siano le necessità e le richieste che arrivano dal territorio e dalle varie federazioni sportive. Un ragionamento a 360 gradi, necessario prima di prendere una direzione e quindi di impiegare tempo e risorse. I campi di calcio a cinque ci sono e vorremmo mantenerli, i campi da street basket non sono da buttare via e possono essere ricondizionati. Poi c’è tutta una parte libera che potrebbe essere dedicata alle nuove forme di sport all’aperto. Ma ripeto, sarà una fase di gestazione ponderata”.

Lì dove un tempo si pensava di veder sorgere una tensostruttura per il pattinaggio a rotelle, c’è l’idea di vedere sorgere magari un’area di allenamento per crossfit, parkour e calisthenics: tre discipline che stanno prendendo piede anche alla Spezia e per cui manca un’area dedicata. L’indicazione di base è quella di puntare su opere che non comportino cemento. “C’è poi tutto un aspetto legato al turismo sportivo su cui puntiamo molto – aggiunge Brogi – Ci sono tante società sportive europee che scelgono l’Italia per alcuni periodi di allenamenti sfruttando il nostro clima. Crediamo che un campo sportivo come il “Montagna” potrebbe diventare attrattivo anche in questo senso. In Italia un sito di questo tipo forse non esisteva proprio fino ad oggi”.
L’affitto da corrispondere a Difesa Servizi è di circa 100mila euro all’anno. Lo scopo è riuscire a coprire una parte di queste spese aprendo ai privati, ma è facile che il Comune della Spezia dovrà sempre partecipare con risorse pubbliche. E’ comunque una storia tutta da scrivere. “La verità è che si tratta di una situazione inedita, un vero e proprio unicum. Di fatto la città della Spezia farà da apripista a livello italiano. Questa è la nostra ambizione”.