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Ravenna: "Ho sempre creduto ai Play – Off!"

L'ex difensore della Forza e Coraggio commenta la stagione biancorossa. "Goliardica squadra quadrata, concedono poco. La Coppa? Sarebbe stata la ciliegina." "A livello giovanile bisogna formare educazione calcistica, culto del lavoro e sacrificio."

Daniele Ravenna, in panchina nella finale di Coppa Italia di Promozione, discute con l'arbitro.

La Spezia – Passato questa stagione dal campo alla scrivania l’ex capitano della Forza e Coraggio Daniele Ravenna (nella foto Stefano Stradini, N.d.r.) può già incorniciare la sua prima annata da dirigente come un campionato estremamente positivo. Graziotto D.O.C., l’ex centrale difensivo, ha visto la sua squadra aggiudicarsi all’ultima giornata una strameritata posizione Play – Off nella stagione del debutto assoluto in Promozione del centenario sodalizio biancorosso. Al primo turno la squadra di mister Consoli sarà impegnata in casa di un’altra neo promossa che ha stupito positivamente, la Goliardicapolis. Oggi abbiamo ospitato Daniele sulle nostre pagine virtuali per una chiacchierata con vista spareggi promozione.

Ciao Daniele, bentornato sulle pagine virtuali di Calcio Spezzino. Allora domenica per voi è stata una giornata dalle forti emozioni. Dagli altri campi arrivavano buone notizie ma, quando hai veramente capito che i Play – Off erano conquistati?
Grazie dell’invito Guido, un saluto a tutti i lettori di Calcio Spezzino. Ho capito che saremmo entrati ai Play – Off solo al 90°, in quel momento abbiamo finalmente scaricato la tensione di un’intera stagione!

Dopo un girone di ritorno un po’ altalenante, credevi sareste riusciti a conquistare gli spareggi promozione proprio all’ultimo tuffo?
Ci ho sempre creduto, la squadra è stata costruita per raggiungere i Play – Off, non mi sono mai nascosto. Anzi qualsiasi altro risultato sarebbe stato un fallimento personale per me. Certo la società mi ha sempre e solo chiesto una salvezza tranquilla, ma io in questa rosa ed in questi ragazzi credevo ciecamente. Li conosco bene, con molti ho giocato.

Domenica il vostro avversario sarà un’altra neo promossa che ha stupito in positivo in questa stagione. Cosa ti aspetti dalla Goliardicapolis e chi temi maggiormente di loro?
Devo essere sincero la Goliardica è una squadra che impressiona per il collettivo. Formazione quadrata, concede pochissimo grazie all’ottima organizzazione difensiva anche in fase di non possesso. Hanno un attacco pericoloso, ma se proprio potessi scegliere un giocatore da togliere loro direi sicuramente il portiere. Insomma penso sarà proprio una gara equilibrata che potrà essere decisa da un episodio.

I vostri prossimi avversari, come voi, sono neo promossi in questa categoria. Come te lo spieghi che alcune formazione che l’anno scorso calcavano la I Categoria quest’anno vanno così bene anche nel torneo superiore?
I nostri organici erano oggettivamente “fuori serie” per la I Categoria. Sia noi, che loro, certamente già dall’anno scorso avevamo programmato a medio termine. La nostra semifinale è il frutto di questa programmazione.

Quale sarà secondo te il segreto per affrontare al meglio questo Play – Off?
I “vecchi” sanno perfettamente come affrontare questa sfida avendone giocate molte negli ultimi anni. Sono gare dove la giocata del singolo spesso è determinate, in quanto solitamente sono match molto equilibrati. Serviranno testa, cuore e talento!

Hai parlato di “vecchi”, ma da voi ci sono anche fuori quota che hanno giocato un gran campionato. Qual’è il tuo pensiero su di loro?
Ti ringrazio di questa domanda. Voglio proprio spendere un elogio per i giovani della rosa, per me sono stati la più bella sorpresa di questa stagione. Mi hanno veramente stupito in positivo!

Parlando di giovani secondo te nella Juniores, e allargando il discorso magari anche alla formazione Allievi, pensi che debba essere un serbatoio per la prima squadra dove lavorare per formare giocatori in quest’ottica o siano più importanti i risultati conseguiti da una società a livello giovanile?
Credo che la Juniores debba essere l’officina dove costruire la mentalità e le basi tecnico tattiche dei futuri giocatori. Qui si forma l’educazione calcistica, il culto del lavoro e del sacrificio.

Quest’estate quando hai lavorato alla costruzione della squadra hai ingaggiato molti elementi in uscita dalla Juniores Nazionale della Fezzanese ed altri come ad esempio il difensore ex Canaletto Quaranta. Come si sono comportati questi ragazzi e chi ti ha impressionato maggiormente?
I fuori quota, lo ribadisco, sono stati una piacevolissima sorpresa. Ad esempio gli ex Fezzanese hanno dimostrato tutti i valori elencati nella mia risposta precedente segno che a Fezzano si fa e si insegna calcio. Peccato per l’infortunio di Mattia Quaranta, un giovane con la qualità del veterano che si era subito imposto come una delle colonne della squadra. Mi piace definirlo il mio erede, penso che abbia tutte le possibilità per diventare un grandissimo.

Pensi che giocatori in arrivo da formazioni come ad esempio una Juniores Nazionale siano subito pronti per essere gettati nella mischia in un campionato come la Promozione?
Forse non tutti lo sono, ma se guardo quelli arrivati quest’anno la mia risposta è assolutamente positiva. Anzi ritengo che per loro il campionato di Promozione possa essere una fantastica vetrina dove mettersi in mostra. La cosa fondamentale non è essenzialmente la loro qualità tecnica, ma la loro mentalità e quella, ribadisco, la si forma solo con il lavoro adeguato.

Nelle vesti di dirigente ti senti soddisfatto per il cammino fatto dalla tua squadra in questa stagione, a prescindere dall’esito dei play off?
Il mio obbiettivo era centrare i Play – Off. E’ mancata la ciliegina della Coppa Italia, ma la stagione è stata esaltante. Adesso come ho detto ai ragazzi…divertiamoci!

Il tifo graziotto è da sempre molto appassionato. Il vostro paese già scalpita, cosa ti senti di dire a chi domenica seguirà la squadra a Genova?
Di sostenerci come sempre e crederci fino in fondo perchè questo è un gruppo con dei valori incredibili che sta scrivendo la storia della nostra gloriosa società e del nostro paese.

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