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Atc: Uiltrasporti, Cobas e Faisa Cisal replicano a Quaretti: "Filt Cgil fa politica, non noi"

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Nuova puntata dello scontro tra sigle sindacali interne ad Atc Esercizio, società che sarà interessata dalla riorganizzazione prevista dalla delibera approvata mercoledì in consiglio comunale. Nei giorni scorsi, il segretario provinciale di Filt Cgil, Fabio Quaretti, aveva chiesto che di interrompere il dibattito politico sulla vicenda e tornare alla trattativa sindacale con l’azienda, sedendosi al tavolo tecnico richiesto dai sindacati stessi (leggi qui). Un messaggio accompagnato da un appunto al comportamento di altre sigle.

Pronta la replica di tre degli altri sindacati (Fit Cisl, si è defilata dalla querelle).
“Sono sbalordito – afferma a CDS il segretario provinciale di Uiltrasporti, Marco Furletti – rispetto alle accuse generiche di fare politica ricevute dalla Filt Cgil. Se c’è un sindacato che ha sempre fatto e continua a fare politica è proprio la sigla di categoria di Via Bologna, non certo la nostra. Le posizioni che ha avuto, da Atc alle vicende portuali, hanno sempre avuto condizionamenti politici, noi siamo un sindacato laico e riformista che è sempre stato ben distinto dalla politica e i fatti lo dimostrano. Per quel che riguarda il riassetto di Atc noi parliamo dei reali problemi dei lavoratori e in questi anni siamo stati premiati per questo con un notevole aumento degli iscritti: siamo il secondo sindacato, a pochissima distanza dalla Filt Cgil. Noi siamo in crescita, mentre loro stanno regredendo. Questo è il riconoscimento che i dipendenti hanno voluto dare alla nostra azione sindacale non condizionata dalla politica. Basti pensare a quello che è accaduto rispetto alla legge regionale sul Tpl che era stata approvata dalla giunta Burlando. Eravamo contrari, anche in disaccordo con la linea dei nostri rappresentanti liguri e i fatti ci hanno dato ragione, con il ritiro di quella proposta. Noi ci eravamo smarcati, mentre la Filt Cgil è rimasta su una posizione condizionata dalla volontà politica”.

Una replica alla quale non si sottrae nemmeno Luca Simoni, segretario di Cobas Lavoro privato.
“Tralasciando le fantasie del segretario Filt Cgil sul sostegno alla campagna elettorale da parte di alcune non meglio precisate sigle sindacali spezzine e andando invece alla sostanza di alcune controverse tematiche che riguardano il lavoro ed i lavoratori del comparto trasporti, come invita a fare lo stesso segretario di Filt Cgil, vogliamo ricordare per dovere di cronaca il contributo dato dalla Cgil in questi ultimi anni alla causa del trasporto pubblico su alcuni punti toccati nell’intervista rilasciata:
Nel mese di novembre 2013 – ricorda Simoni – viene approvata in regione la Legge Regionale 33/13 che prevedeva di mettere a gara l’intero bacino ligure del trasporto pubblico, mentre il Cobas scioperava per mantenere il trasporto un servizio sociale, la Cgil promosse e partecipò a numerosi scioperi che chiedevano proprio una veloce approvazione della legge stessa mentre ora sembra rivendicare garanzie occupazionali e stipendi migliori, dimenticando che gare e livelli occupazionali con stipendi migliori non stanno insieme.
La Cgil segnala oggi un parco mezzi “vecchio e malandato”, quando il Cobas già nel mese di ottobre 2015, aveva esposto alla V Commissione delle Società Partecipate, di fatto la proprietà di Atc Esercizio Spa, la grave compromissione del parco mezzi di Atc. Dov’era all’epoca la Cgil? Come mai non si è dimostrata solidale almeno sui contenuti della “denuncia” del Cobas? Dove era l’unità sindacale oggi richiesta?
Per quanto riguarda il protocollo sulla sicurezza del posto guida degli autisti, il Segretario Filt-Cgil non è al corrente che la commissione tecnica composta dal Direttore di Atc Esercizio, dal Capo Aerea e organizzazioni sindacali compresa la Cgil, ha richiesto e ottenuto la messa in sicurezza per tutti i mezzi la dove è possibile alzare la barriera protettiva del posto guida e ad oggi sono iniziati i primi interventi sui mezzi. Ricordiamo anche che tale risultato è scaturito da una procedura di sciopero attivata da Faisa e Cobas.”

“E’ stupefacente essere accusati di essere un sindacato che pensa alla campagna elettorale. E’ evidente che il signor Quaretti si riferisce al suo sindacato e alle sue correnti in perenne conflitto partitico”. Parole dure, quelle del segretario del sindacato autonomo Faisa Cisal, Franco Bardelli, che rigetta le accuse ricevute dalla Filt Cgil.
“Ricordiamo che Faisa Cisal non ha mai guardato al colore politico del suo interlocutore, trattando e scioperando alla stessa maniera con destra e sinistra e portando in tribunale senza esitare le aziende quando si sono dovuti difendere gli interessi dei lavoratori.
A Quaretti diciamo che si vergogni delle sue parole e che spieghi perché sostiene lo spezzatino di Atc voluto dall’amministrazione piddina di Federici, piuttosto che lanciare accuse generiche e confuse rivolte a tutte le altre sigle sindacali presenti in Atc”.

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