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La Consulta Ambiente è tornata riunirsi per piano delle antenne e Pud

Piazza Matteotti Sarzana

La consulta dell’ambiente di Sarzana è tornata a riunirsi ieri sera per la discussione e l’approvazione del Progetto di utilizzazione delle aree demaniali e marittime (PUD) e del Piano di Organizzazione degli impianti di Teleradiocomunicazione (Piano Antenne). La Consulta ha chiuso così il 2016 con un’attività che l’ha vista riunirsi oltre le tre sedute “minime” previste dal regolamento. “Dopo oltre vent’anni dalla sua creazione era il 1992 che neppure veniva convocata – commenta l’Assessore all’Ambiente Massimo Baudone – noi invece l’abbiamo fatta lavorare sui progetti in cui è previsto da regolamento il parere di questo organismo. E ciò è avvenuto già negli anni scorsi con il Piano spiagge. A gennaio – continua – convocherò il Comitato Direttivo della Consulta dell’Ambiente, per pianificare il lavoro per l’anno che verrà e le iniziative che vorremo intraprendere”.

“Mai come con questi due Piani votati ieri sera ritengo sia sia potuto davvero mettere in campo quel percorso partecipativo che la Consulta Ambiente dovrebbe favorire. I Piani sono stati analizzati e approfonditi tra i Consiglieri e i tecnici e successivamente anche tra i Direttivi delle Consulte cittadine che confrontandosi hanno dovuto esprimere un parere. Una serie di cerchi concentrici sempre più grandi che favoriscono la conoscenza da parte dei cittadini dei grandi temi ambientali e territoriali rendendoli protagonisti”, afferma Massimiliano Giampedroni, Vice Presidente della Consulta dell’Ambiente.

“Sono soddisfatto – conclude l’assessore – per il lavoro svolto dalla Consulta e ora le due pratiche sono pronte per il Consiglio Comunale. Sono due argomenti molto importanti e per quanto riguarda il Piano delle Antenne, finalmente la nostra città definisce le aree “rosse” dove sarà impossibile installare antenne, come le scuole, i presidi ospedalieri, il SIC (sito d’interesse comunitario) di Marinella, oltre che il centro storico diventeranno off limits ma oltre a tutto ciò il Piano ha potuto fornire una visione aggiornata di tutti gli impianti esistenti sul territorio sarzanese. Per quanto riguarda invece il Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali viene riaffermata con forza la nostra volontà a che il nostro litorale rimanga a fortissima vocazione di utilizzo libero e libero attrezzato da parte dei cittadini, il 42% del litorale sarzanese è “free”, ben 700 metri su 1600 di fronte mare; un dato che messo a confronto con altre realtà simili alla nostra non ha eguali in Liguria.”

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