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Pane e coperto compreso

Tradizione (e non solo) dai Maestri a Sarzana

Import 2016

Piazza Matteotti è il cuore della cittadina, il ritrovo dei sarzanesi, in particolare nel fine settimana, per ritrovarsi negli storici locali che vi si affacciano e magari parlare di politica e calcio, commentando le notizie che riempiono le cronache locali. Proprio in piazza, sul lato destro lasciandosi il palazzo civico alle spalle, da qualche anno (dal 2013) ha aperto questo ristorante dalla gestione familiare (Davide Mazza in cucina, supportato anche dalla mamma Marinella, Papà Domenico e il fratello Edoardo sono in sala) che dei piatti della tradizione e degli ingredienti del territorio fa la sua cifra stilistica.
Fa piacere in avvio un po’ di “panissa o panizza” (impasto di farina di ceci fritto, che serviva ai liguri come spuntino, o pranzo di mezzogiorno) che già indirizza verso un percorso di memoria della tradizione in cucina. Si passa poi alle frittelle di baccalà oppure alle acciughe di Monterosso ripiene o agli interessanti muscoli (anche questi ripieni). Si può sempre ripiegare (si fa per dire) su selezionati salumi (dal lardo di colonnata, alla prosciutta castelnovese, alla soppressata) e delicate torte di verdura. In ogni caso di parte bene.
Ancora un piatto della tradizione da consigliare tra i primi: gli spaghetti “alla bagna verde” un piatto tipico della “cucina povera”, forse retaggio di un’usanza antica dei pescatori che nella versione dello chef Davide Mazza si preparano con muscoli e vongole e tanto prezzemolo (il verde della ricetta), un poco d’aglio, acqua d’apertura dei molluschi e un po’ di vino bianco. E nel medesimo solco da provare anche i “testaroli” di Pontremoli al pesto o all’olio extravergine d’oliva e formaggio. Il pescato del giorno al forno con pomodoro e olive o la fragrante frittura di acciughe di Monterosso sono da provare tra i secondi.
I dolci dipendono dalla stagionalità e dalle intuizioni in cucina ma la panna cotta resta un appuntamento da non perdere (paste fresche, ripieni e dolci sono di produzione propria). Diverse le etichette locali fra cui scegliere il giusto abbinamento e poi non resta che l’immancabile passeggiata per le fascinose vie del centro storico sarzanese.