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tantoneghevenoandae

Jaime mi ricordi me stesso liceale di fronte alle donne

Jaime Baez fa la scelta sbagliata

Chiedo scusa se non ho scritto nulla nelle ultime due partite ma ho preferito dedicarmi alla famiglia.
Ogni tanto bisogna fermarsi un attimo e mettere da parte le proprie passioni ed i propri interessi personali, che troppo spesso rischiano di compromettere quelli familiari.
Il matrimonio, con buona pace di tutti, è fatto di compromessi.
Ognuno deve fare la sua parte.
Tu mi lasci andare in trasferta e io, animato da un profondo spirito di gratitudine, ti reggerò la scala mentre sistemi la corda delle tapparelle.
È altresì importante, badate bene, rinnovare la vita sessuale di coppia, evitando che la ruotine matrimoniale possa penalizzare oltremisura la vostra già precaria intimità di coppia.
Se siete sposati e avete figli sapete certamente cosa intendo.
È fisiologico che con il passare del tempo l’intesa sessuale possa risentire di quel contesto abitudinario che vi circonda e che poco si concilia con un certo tipo di fantasie.
Dopo qualche anno di matrimonio, stai pur certo che se tua moglie accetta di farti una sega è perché con l’altra mano sta ordinando su Amazon le tende per il soggiorno.
E così, per essere presente nella trasferta di Chiavari, ho fatto il mio dovere, sia come uomo che come marito.
Facendo contenta mia moglie; nel senso che durante l’amplesso è riuscita a ordinare tutti i regali di Natale.
Ho tirato fuori la carta di credito e si è accesa come una stufa.
“Dai amore dai… dammi il tuo pin… lo voglio tutto dai!”
Alla fine, quindi, conti alla mano, un rapporto sessuale mi è costato circa 150 euro oltre spese di spedizione.
Ma è giusto così. Alla fine si tratta solo di una piccola parte dei sacrifici necessari per mantenere in vita un matrimonio.
Perché un rapporto non devi mai darlo per scontato, non devi mai sottovalutare l’importanza di ciò che hai e di quello che hai passato per ottenerlo.
Come spesso accade, ti accorgi di quanto una cosa sia importante solo quando la perdi.
È come la serie B.
Abbiamo faticato mezzo secolo per conquistarla, forgiando le nostre gioie nei campi sperduti della serie C e nei dilettanti, masticando sconfitte e ingoiando delusioni.
E ora che ci siamo da qualche anno tendiamo già a darla per scontata perché l’appetito, si sa, vien mangiando.
La trasferta di Chiavari ci dimostra che ogni partita è una battaglia, una altalena di situazioni dove tutto è possibile, dove niente è scontato.
Prima accarezziamo la prospettiva di fare il colpaccio, alla fine tiriamo un sospiro di sollievo per il pareggio conquistato.
È mancato il solito cinismo.
Baez mi ricorda me stesso quando puntavo le ragazze alle superiori.
Tanta buona volontà, tanto impegno, ma al momento di buttarlo dentro non c’era proprio verso.
Alla fine sono riuscito a rimediare andando a pagamento.
E se Baez continua a sbagliare così tanto davanti alla porta, penso che a puttane ci andranno anche le nostre ambizioni.
Per il momento comunque, lasciamo Chiavari con un bel punticino, preso in un campo insidioso e complicato per chiunque, consapevoli che i veri problemi, come vi ho anticipato nelle premesse, sono ben altri.
Quella appena finita, ad esempio, era la settimana dedicata contro la violenza sulle donne; mi pareva giusto ricordarlo.
Ricordo però che una vita di rivendicazioni femministe vanno in frantumi tutte le volte che una donna ti chiede di aprirle una bottiglietta d’acqua sigillata.
È il loro unico punto debole.
Una volta sono andato in trasferta lasciando mia moglie a casa per una giornata intera.
Sarà stata una perdita oppure il calcare, ma ad un certo punto tutti rubinetti di casa si otturano.
E’ sopravvissuta bevendo dal water.
Come consuetudine, mi rendo conto che qualcuno potrebbe percepire, in queste righe, del becero maschilismo.
Nello scusarmi con le gentili lettrici e nel complimentarmi per l’arguta osservazione, tipicamente femminile, vi suggerirei di non dare troppo peso alle cazzate che scrivo e magari di rileggere questo pezzo in un altro momento, magari con più calma.
Quando vi sarà finito il ciclo, ovviamente.