“Ci rammarica prendere atto che ancora una volta il Movimento 5 Stelle anziché ricercare un confronto serio sui contenuti preferisca imboccare la strada più corta della mistificazione e strumentalizzazione”. Arrivata la risposta del circolo Pd di Ortonovo ai pentastellati, che hanno accusato l’amministrazione Pietrini di essere contro il Piano casa Toti “per finta”.
Prosegue la nota: “Per fare chiarezza, ricordiamo che la Legge Regionale Piano casa ne prevede l’applicazione obbligatoria su tutto il territorio Ligure, riservando ai Comuni la sola facoltà di poter escludere, con seria motivazione, parti del proprio territorio dall’applicazione di alcuni articoli.
Ebbene, il Consiglio Comunale di Ortonovo, in linea con la politica intrapresa di minor consumo del territorio e confermando le previsioni del vigente Piano Urbanistico Comunale, ha escluso dall’applicazione degli articoli in questione le aree già sottoposte a salvaguardia e comunque di particolare rilievo paesaggistico: in particolare i centri storici, la collina, la zona archeologica, la zona di rispetto archeologico e tutte le aree agricole.
Quindi nessuna cementificazione e nessuna speculazione ma solo disinformazione e maldestra polemica da parte del Movimento che ci sembra ignori quali siano i contenuti essenziali del tema. Il reale pericolo di cementificazione o comunque speculazione deriva in realtà dagli articoli di Legge del Piano Casa Attuale per i quali il Comune non ha alcun potere decisionale!
Infine la scelta di poter creare unità immobiliari aventi superficie minima di 50mq (comunque assentito esclusivamente in concomitanza con applicazione del piano casa per ampliamento di edifici esistenti nelle zone circoscritte) tende una mano a quella fascia di cittadini meno abbienti (pensiamo ai giovani, una coppia, ad anziani, etc.) che altrimenti, stante le dimensioni attuali degli alloggi e dati i costi di realizzazione, sarebbero tagliati fuori dalla possibilità di soddisfare quest’esigenza. Le scelte attuate sono formulate secondo coscienza, dopo una serie di riunioni di democratico confronto e non possono di certo essere ricondotte ad intenti speculativi, ma semmai a dare soluzioni a situazioni di disagio e contestualmente salvaguardare il territorio.
Respingiamo pertanto al mittente le accuse propagandistiche e strumentali, sperando che il Movimento 5 Stelle sappia in futuro confrontarsi sul delicato problema del territorio con maggiore accortezza e competenza”.
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