“L’entourage del giocatore ci ha espresso la volontà di essere ceduto, siamo in attesa che ci comunichi la propria scelta”. Si gioca tutta con Antonio Piccolo e il suo procuratore Fulvio Marrucco la partita che può portare l’ala del Lanciano alla corte di Mimmo Di Carlo dai primi giorni del 2016. Il direttore sportivo dei frentani Luca Leone, telefono acceso anche a poche ore dal brindisi di fine anno come molti suoi colleghi, conferma la partenza del numero 10 di D’Aversa nella prossima finestra di mercato e rimane in attesa di capire con quale club dovrà trattare.
“Per ora non ci sono arrivate richieste ufficiali da alcun club. Il ragazzo è in scadenza di contratto, vuole una nuova sistemazione. Quando ce l’avrà comunicata ci siederemo attorno a un tavolo. Ora c’è il rompete le righe, ne parleremo nei prossimi giorni”, dice Leone che è la prima firma del miracolo Lanciano degli ultimi anni. Diventato uomo mercato a luglio del 2008 con il club fallito pochi mesi prima e rinato con un nuovo nome, in sette anni lo ha portato in serie B per la prima volta nella sua storia. Vivendo il sogno di quelle sette giornate da capolista nel campionato 2013/14 con Marco Baroni alla guida. Quel Marco Baroni che oggi guida il Novara, altra pretendente a Piccolo insieme al Pescara.
Per la verità non è proprio con Baroni che Piccolo ha vissuto la sua migliore stagione, 2 reti in 34 presenze. Allora arrivava in via definitiva dal Livorno: tra compropeità e riscatto, il Lanciano ha investito una cifra superiore ai 350mila euro per l’ala. Difficile che oggi possa rientrarvi visto che il giocatore ha un contratto solo fino a giugno 2016. Lo scoglio vero è insomma trovare l’accordo con il giocatore, poi i colloqui con la società di appartenenza potrebbero iniziare attorno al 4 gennaio. Pietro Fusco ha dalla sua il rapporto di reciproca fiducia con Fulvio Marrucco, il Pescara può giocare la carta della vicinanza con Lanciano, dove Piccolo ha una compagna e vive un momento molto felice. Si vedrà.
“Io non ho avuto contatti con nessuno, ma sicuramente fa piacere per l’interesse dello Spezia. Si tratta di un’ottima società, sicura e seria. Al momento, comunque, bisogna ancora accordarsi per la mia comproprietà. L’interesse dello Spezia rappresenta comunque per me motivo di orgoglio, si parla sempre di una società importante e questo fa veramente piacere”, diceva Piccolo in un’intervista dell’estate del 2013 quando anche Giancarlo Romairone ci aveva fatto un pensiero.
