LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Attualità

Arresto cardiaco, ecco l’app che avverte i soccorritori in zona grazie al Gps

Parte dalla Spezia la sperimentazione di “IoSoCCorro", uno strumento nato per diminuire la mortalità in caso di problemi cardiaci improvvisi.

Lo spot di “IoSoCCorro"

Una app che avverta in tempo reale i soccorritori addestrati, anche fuori servizio, di un arresto cardiaco in atto vicino a loro. La tecnologia al servizio della salute, in una rete di aiuto che potrebbe abbattere la quota delle 200 morti che ogni giorno l’Italia registra per arresti cardiaci improvvisi. E’ la scommerssa del centro di formazione Forheart della Salvamento Academy, impegnato alla Spezia da più di un anno ad insegnare le tecniche di rianimazione nelle comunità. E proprio dalla Spezia partirà la sperimentazione di questo nuovo strumento che promette di fare molta strada.
“La proposta – dice Marco De Martino, istruttore del centro di formazione – era inizialmente rivolta solo alla nostra città, ma grazie all’intervento del direttore del 118 Spezzino Fabio Ferrari ha suscitato l’interesse di tutte le centrali operative regionali che hanno deciso di sostenere l’iniziativa che la vedrà a breve partire come sperimentazione”.

L’app si chiama “IoSoCCorro”, ideata da Stefano Mazzei fondatore della Salvamento Academy, e vincitrice del concorso “Idee innovative per il Paese” di ItaliaCamp e verrà sperimentata nella Regione Liguria con l’obiettivo di triplicare la percentuale di sopravvivenza di una persona colta da arresto cardiaco.
Ma come funziona? La ricerca avverrà attraverso una geolocalizzazione Gps dei soccorritori che si trovano nelle vicinanze dell’intervento, comunicando a questo dove è situata la persona da soccorrere ed il defibrillatore più vicino, tutto questo mediante una notifica direttamente sul proprio smartphone. Lo spostamento dei soccorritori verrà seguito sul monitor direttamente dall’operatore del 118, che potrà così coordinare al meglio l’intervento. Le statistiche dicono che ogni minuto recuperato corrisponde ad un 10 per cento di possibilità di sopravvivenza in più.

Lo spot.

Più informazioni