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Politica

Casone: "La politica dei partiti e delle segreterie autoreferenziali non basta più"

Il palazzo del Comune di Lerici

“La caduta del sindaco Caluri avvenuta nella serata di lunedì, di fronte ad un ben nutrito pubblico di concittadini (come da ormai molto tempo non si vedeva) e preceduta da estremi quanto inutili tentativi di ricompattamento del gruppo di maggioranza, sono l’esempio lampante di come la politica dei partiti e delle segreterie autoreferenziali non siano più adeguati alle necessità ed alle sfide che il nostro territorio deve affrontare.
Le vecchie logiche, il vecchio modo di gestire la cosa pubblica, ma soprattutto di gestire il potere come se fosse un affare interno di partito, da spartirsi secondo convenienze ormai soltanto personali sono finiti, e sulle ceneri del fallimento della giunta Caluri è arrivato il momento di costruire qualcosa che dia una speranza ad un territorio fragile e mortificato come quello di Lerici.

Il nostro comune ha enormi potenzialità: è un territorio strategico ed importante nell’ambito della provincia spezzina e del golfo, un’altra perla del turismo che da troppi anni è stata saccheggiata e usurpata. Passano gli anni, le amministrazioni si susseguono, ma le promesse elettorali sono sempre le stesse: a dimostrazione che i musicisti sono sempre i soliti ma non sanno nè suonare nè cantare.
Assistiamo ad un’incuria ed un degrado del territorio le cui ferite sono un elenco doloroso e lungo: flagellato ogni inverno da frane che isolano intere frazioni, le colline cemenificate da scheletri incompiuti, il litorale gestito come un affare privato, i commercianti costretti a mendicare all’amministrazione ciò che dovrebbe essere un diritto (la libertà di lavorare), il problema insoluto delle case popolari le cui assegnazioni sono bloccate da anni, la marina di San Terenzo incompiuta da sempre e promessa ogni cinque anni, il castello di Lerici, eternamente gestito in perdita, il debito Picedi, la chiusura dei plessi scolastici nelle nostre frazioni, le fogne mai iniziate ed il conseguente divieto di balneazione… anche il mare ci hanno portato via!

E la responsabilità di tutto questo? Le colpe più gravi ricadono su quella parte politica incapace che per trent’anni ha amministrato il nostro territorio, però una autocritica, vera e onesta, la deve fare anche la parte politicamente di opposizione: ha saputo offrire una scelta di governo che fosse alternativa e che fosse in grado di conquistare la fiducia ed entusiasmare i nostri concittadini? O anche nell’opposizione sono prevalsi sterili personalismi?
E’ giunto il momento di andare oltre tutto ciò guardando anche alle buone esperienze del nostro territorio dove una nuova classe dirigente di sindaci in antitesi al PD sta facendo della buona gestione e della condivisione il modello amministrativo vincente. Mettiamo da parte le bandiere di partito, costruiamo insieme un’esperienza civica con volti nuovi, basata su un accordo di programma semplice e concreto, tra coloro che credono in Lerici e nel suo futuro per costruire una proposta vincente che abbia un orizzonte ben oltre quello di un semplice mandato”.

Gionata Casone
Consigliere Comunale Città di Lerici

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