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La dura Legge del Goal

La cittadinanza sportiva

Import 2015

In questo appuntamento parleremo della c.d. cittadinanza sportiva, tema che proprio ieri è tornato al centro del programma per la promozione delle politiche di integrazione nello sport e che ha visto il rinnovo dell’accordo tra il C.O.N.I. ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Inutile dire che oramai sono sempre di più gli atleti minorenni extracomunitari che cercano di integrarsi con i loro coetanei nel calcio ma anche in tutte le altre discipline sportive. Tuttavia attualmente sono in vigore regole rigide per il loro tesseramento federale che fanno si che ci sia una disparità di trattamento tra ragazzi stranieri e ragazzi italiani.
Difatti la richiesta di documentazione eccessiva costringe i minori nati in Italia ma figli di stranieri, privi pertanto di cittadinanza italiana, ad iniziare i tornei in ritardo rispetto ai coetanei italiani. Altresì i documenti richiesti risultano spesso immotivati e non necessari, considerato per esempio che il certificato di nascita, di residenza e stato di famiglia, è già documentazione sufficiente ad identificare qualsiasi individuo residente sul territorio. Oltretutto esistono le difficoltà dei minori non accompagnati dai genitori, per i quali i servizi sociali dovrebbero fornire più agevolmente la documentazione sufficiente al tesseramento in Italia senza intoppi burocratici.
La normativa vigente prevede che all’atto del tesseramento di calciatori minori stranieri, in relazione alla loro età, alla loro posizione di tesserati o meno in altro Stato estero, e al loro status di comunitari o extracomunitari, le società sportive dovranno depositare alla delegazione di appartenenza la seguente documentazione.
1. la richiesta di tesseramento; 2. il modulo previsto dalle norme federali; 3. una dichiarazione in cui viene indicato se il calciatore sia mai stato tesserato all’estero firmato dal calciatore e dai genitori; 4. il certificato di iscrizione scolastica in originale; 5. il certificato di cittadinanza del calciatore; 6. il certificato di nascita del calciatore se nato in Italia o documento equipollente che comprovi la data di nascita; 7. una fotocopia del passaporto del calciatore o documento equipollente;
8. una fotocopia del passaporto o documento equipollente identificativo dei genitori; 9. un certificato contestuale di residenza e stato di famiglia del calciatore rilasciato dal Comune di residenza in originale; 10. il permesso di soggiorno del calciatore e dei genitori; 11. la documentazione comprovante l’attività di lavoro o di studio;
12. per i minori che non sono in Italia insieme ai genitori invece la società dovrà allegare alla richiesta di tesseramento l’atto di affidamento rilasciato dal Tribunale e il calciatore dovrà risultare residente insieme al tutore nominato dallo stesso.
Proprio ieri il Presidente del C.O.N.I. Dott. Malagò ha esortato il Legislatore a risolvere il problema della cittadinanza sportiva, auspicando una legge che possa risolvere i problemi di tanti sportivi nelle manifestazioni nazionali, nonché un’opera di sensibilizzazione e di divulgazione presso le scuole primarie e presso le società sportive di base considerato che oltre un milione di ragazzi stranieri vive sul nostro territorio di cui più della metà sono nati in Italia.

Per consulenze, domande o eventuali ricorsi inviate una mail a:
calciospezzino@cittadellaspezia.com