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Economia

Ex Casermette, interesse per il doppio delle aree a disposizione

Chiusi i due bandi ora il Comune si sta confrontando con le aziende. Entro l'estate l'affidamento.

I quattro lotti dell'ex area delle casermette

La nautica spezzina è in controtendenza rispetto alle altre realtà del comparto. A dimostrarlo non ci sono solamente le commesse giunte nei cantieri del golfo – dove spicca la costruzione di un Picchiotti Vitruvius 73 metri – ma anche le numerose manifestazioni di interesse ricevute dai bandi lanciati dal Comune per l’area delle Casermette, dove è prevista la realizzazione di un polo per il refitting.
L’area di 65mila metri quadrati acquisita nel gennaio del 2013 con l’esborso di due milioni di euro da parte dell’amministrazione spezzina è stata suddivisa in quattro lotti funzionali. I lotti numero 1 e 2 saranno dedicati all’attività produttiva, il numero 3 sarà oggetto di un’intesa tra Comune e Autorità portuale per la fornitura di servizi al diportismo da mettere a disposizione per la ricollocazione delle Marine del Levante, mentre i due appezzamenti del lotto numero 4 fungeranno da ‘filtro’ tra il distretto produttivo e il quartiere di Pagliari.

Le richieste di manifestazione di interesse emesse dal Comune hanno riguardato i due lotti produttivi e hanno ricevuto domande per superfici doppie rispetto alle aree a disposizione.
Per il lotto 1, che sarà riservato alle aziende medio-piccole che ruotano intorno alle attività di refitting, sono giunte dieci manifestazioni di interesse per 3.800 metri quadrati di superficie coperta (a fronte di 2.200 disponibili) e 20.000 metri quadri scoperti (mentre sono 8.000 quelli presenti).
Il lotto numero 2, che sarà affidato interamente e ad una sola impresa dedita al refitting di grandi scafi, le richieste sono state due.
Per esaudire tutte le domande, in pratica, sarebbe necessario mettere sul piatto il doppio delle aree.

“Stiamo valutando i documenti ricevuti e avviando gli incontri con le imprese che si sono presentate – spiega l’assessore allo Sviluppo e innovazione economica, Alessandro Pollio – in modo da procedere in maniera ragionata verso la definizione del bando per l’affidamento. Analizzeremo la compatibilità delle imprese e delle attività che propongono con il progetto complessivo che abbiamo presentato per l’intera area. Nel prossimo bando saranno certamente valutati la qualità delle lavorazioni, i livelli occupazionali che saranno raggiunti, la compatibilità ambientale e la capacità di sviluppare business. Oltre alla valutazione di questi criteri cercheremo di tener conto delle esigenze che ci manifesteranno le aziende in questa fase, ma quel che mi preme sottolineare è che il percorso di assegnazione prevederà un passaggio di merito con i residenti del quartiere di Pagliari perché vorremmo sfruttare questa occasione per riqualificare l’intera zona”.

Sul fronte occupazionale le stime effettuate dagli uffici comunali parlano della possibilità di ottenere ricadute dirette per qualche decina di lavoratori, oltre a portare nuove aziende della nautica all’interno della provincia spezzina e permettere a marchi già presenti di espandersi.
“Grande attenzione sarà dedicata anche alla qualità dei fabbricati che le imprese vorranno realizzare: l’idea di base, infatti, oltre alla volontà di tutelare al massimo l’ambiente e la salute di chi vive nei paraggi è quella di dare vita ad un insediamento pilota per quel che riguarda le ‘smart factory’, seguendo le indicazioni del programma ‘Horizon 2020’ e quindi senza stabilimenti energivori, che siano ecocompatibili e che siano un’occasione di collaborazione con il Polo universitario. Le aree verranno affidate in concessione ventennale, secondo il classico schema di rapporto pubblico-privato, per cui al termine del periodo di allocazione le strutture realizzate diverranno di proprietà del concessionario. I canoni annuali previsti – conclude Pollio – sono simbolici (per l’intero lotto 2 si richiedono 120mila euro annui – Ndr)”.

Completato l’iter dell’assegnazione dei lotti, le imprese presenteranno i progetti esecutivi e potranno iniziare i lavori per realizzare l’atteso polo del refitting, una delle voci più richieste nel mondo della nautica, dove il business non svanisce dopo il momento della produzione e della vendita.
Si avvicina quindi il momento in cui si raccoglieranno i frutti di anni e anni di programmazione, effettuata nell’ottica della valorizzazione del settore nautico passando dalla realizzazione della darsena di Pagliari e dall’istituzione del Polo universitario, oltre agli investimenti sulla ricerca messi in campo dal Distretto ligure delle tecnologie marine.

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