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La recensione: "La Nausea" di Jean-Paul Sartre

La Nausea

“La nausea” è un romanzo scritto, sotto forma di diario, dal filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre. Caposcuola di questa corrente nata ai primi del novecento, Sartre con questo testo cerca di dare una descrizione dettagliata di quelle sensazioni umanamente devastanti in cui la funzione dell’uomo è essenzialmente quella di tentare di giustificare la propria esistenza, scegliendo l’angolazione giusta in cui vedere e considerare il mondo.
La Nausea, per l’autore, altro non è che una dimensione metafisica, un atteggiamento psicologico nei confronti dell’esistenza che pervade tutto il nostro essere, al punto che persino le “cose in-sé” hanno il potere di incidere profondamente sulla coscienza, sul sé in quanto esistenza. Tali “cose” suscitano ribrezzo e disgusto.?Tutto ciò che ci circonda, che ci “tocca”, ci opprime. Gli oggetti del quotidiano risultano soffocanti e pesanti, in una evidente analogia con “Le Metamorfosi” di Kafka, in cui emerge in maniera ancor più evidente questo senso di soffocamento provocato da tutto ciò che viene a contatto con noi.?Il protagonista de “La Nausea”, scritto sotto forma di diario in prima persona, è Antoine Roquentin, uno scrittore intellettuale che per completare le sue ricerche storico biografiche sul marchese di Rollebon, libertino vissuto in epoca settecentesca, si stabilisce per tre anni a Bouville dove sperimenterà per la prima volta la Nausea, che descriverà egli stesso così:
“(…) La Nausea m’ha colto, mi son lasciato cadere sulla panca, non sapevo nemmeno più dove stavo; vedevo girare lentamente i colori attorno a me, avevo voglia di vomitare (…) da quel momento la Nausea non m’ha più lasciato, mi possiede”.
Un sentire che avvolge l’individuo sia nella sfera della coscienza, sia attraverso i sensi: nella parte “sensibile” e nella parte “razionale”. Una condizione umana che si delinea come uno “sperimentare le cose” che stanno intorno a noi attraverso solitudine e angoscia, che portano a provare quello che Sartre chiama l’“orrore di esistere”.
La nausea (1938) ha dato ragione a quanto affermava il suo autore Jean-Paul Sartre, recensendo un romanzo di Faulkner: “i buoni romanzi finiscono per somigliare moltissimo ai fenomeni naturali; si dimentica il loro autore, li si accetta come pietre o alberi, perchè ci sono, perchè esistono”. A oltre sessant’anni dalla sua pubblicazione, questo romanzo trasgressivo e ricchissimo ci restituisce il disagio della pace in agonia in Francia, nell’Europa, nel mondo alla vigilia della seconda guerra mondiale: il libro più libero di Sartre, il libro più disinteressato e più appassionato insieme.

La quarta di copertina ci presenta il romanzo dello scrittore francese come una “trasgressione”, il tentativo si spiegare la condizione umana attraverso uno dei punti cardine del pensiero filosofico novecentesco, quello dell’esistenza. Non lasciarsi travolgere dalla Nausea, ribellarsi di fronte all’assurdità dell’esistenza, nell’acquisire una nuova libertà ed una nuova concezione dell’essere nel mondo.?Ne scaturisce un pensiero dominante dove ciascuno di noi è condannato ad esistere e a pensare e dove non esiste una via di uscita. Bisogna solamente “distruggere la speranza” e vivere pienamente “l’autenticità dell’esistenza”, autenticità che si conquista oltrepassando il muro del conformismo e dell’indifferenza, con tutta la fatica che questo comporta. ?
Scritto a cavallo tra la fine della prima e l’inizio della seconda guerra mondiale, “La Nausea” è definito il romanzo cardine dell’esistenzialismo e il testo più riuscito del suo autore. Scritto, come già detto in precedenza, sotto forma di diario dove il protagonista Antoine Roquentin e le sue considerazioni filosofiche seguono la modalità discorsiva del flusso di coscienza, i temi narrativi e le personali riflessioni del protagonista si susseguono secondo una successione totalmente libera da schemi precisi dove l’autore si lascia totalmente trasportare dal suo pensiero. Sicuramente di difficile comprensione in quanto testo filosoficamente impegnato, questo romanzo è stato l’apripista di un pensiero che negli anni è sempre stato al centro dell’analisi filosofica, dove il concetto di “esistere nel mondo” ha scaturito alcuni tra i dibattiti più complessi e combattuti di tutto il novecento.

L’AUTORE
Jean-Paul Sartre è stato un filosofo, scrittore e drammaturgo francese. Nato a Parigi il 21 Giugno 1905, è morto nella sua città natale il 15 Aprile 1980.
Insignito con il premio Nobel per la letteratura nel 1964, lo rifiutò dicendo: “Non voglio essere letto perché Nobel ma solo se il mio lavoro lo merita. E poi, quale tribunale può giudicare la mia opera?”, allo stesso modo rifiutò in precedenza la “Legion d’onore e la cattedra di filosofia al Collège de France.
Sartre è stato uno dei massimi esponenti dell’esistenzialismo e uno studioso le cui idee sono sempre state ispirate a un pensiero politico orientato verso la sinistra internazionale (negli anni della guerra fredda sostenne le ragioni dell’allora Unione Sovietica, pur criticandone la politica in diversi suoi scritti). Ha diviso con Simone de Beauvoir, nel 1929 all’Ecole Normale Superieure, la propria vita sentimentale e professionale. Sartre rimane molto influenzato dal pensiero di Husserl, anche se poi lo usa in modo originale, perché sin dai suoi primi studi egli vi imprime una forte critica psicologistica che sarà poi solo soppiantata da quella politica dopo il 1946. La prima fase del pensiero di Sartre è segnata dall’opera “L’essere e il nulla”, pubblicata nel 1943, che rimane l’opera principale a testimonianza del suo esistenzialismo ateo. Il tema principale posto in essa è la fondamentale libertà di realizzarsi di ogni uomo come uomo-dio e l’ineludibilità di rimanere sempre un dio-fallito. Ciò che evidenzia il fallimento è l’angoscia che attanaglia l’uomo nel vivere il suo esistere come una libertà fasulla, basata sul nulla. Ha scritto, oltre a “La nausea” (1938): “Il muro” (1939), “I cammini delle libertà” (1945), “L’età della ragione” (1945), “Il rinvio” (1945), “La morte nell’anima” (1949), “Oeuvres Romanesque” (1981).

TITOLO: “LA NAUSEA”
TITOLO ORIGINALE: “LA NAUSEE”
AUTORE: JEAN-PAUL SARTRE
EDITORE: EINAUDI
PREZZO: 11,00 €