LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Cronaca

Recuperata refurtiva del furto alla Domus

I ladri avevano sottratto materiale elettronico per 15 mila euro

La Squadra Mobile della Questura spezzina diretta dal sostituto commissario Caterina Grasso ha recuperato la refurtiva del valore di 15 mila euro sottratta sabato scorso durante l’esposizione della Domus al Palasport di Bragarina, poco prima dell’orario di apertura pomeridiano. Il ladro era riuscito ad introdursi all’interno del palazzetto dello sport, approfittando dell’assenza degli standisti durante la pausa pranzo e accantonando la refurtiva negli anfratti esterni al Palaspezia, per poi recuperarla in un secondo momento. Oltre a computer, materiale elettronico e videoregistratori, sono state trafugate anche alcune videocamere e macchine fotografiche, che il ladro è riuscito a piazzare sul mercato nel breve lasso di tempo trascorso tra il furto e il recupero del bottino. Determinante per l’individuazione degli autori del crimine è stato l’acume investigativo di uno degli ispettori della Mobile: già da sabato scorso, infatti, i sospetti si erano appuntati su una coppia di giovani, un ragazzo e una ragazza, che sarebbero stati notati mentre si aggiravano con fare sospetto nei pressi della zona fiera, quando la Domus non era ancora aperta. Domenica mattina la coppia è tornata sul luogo del furto: gli uomini del servizio di vigilanza, però, già messi in allerta dagli agenti della Mobile, hanno attentamente sorvegliato i due, identificati poi per S.E., 32enne spezzino già noto alle forze dell’ordine per un passato da tossicodipendente e alcuni piccoli furti, e R.D. 35 anni. Grazie ad uno stratagemma i poliziotti avevano poco prima individuato l’appartamento di proprietà della donna dove risiede la coppia, distante non più di 500 metri dal Palasport. Vistosi scoperto, il giovane si è subito assunto la paternità del furto, scagionando la sua compagna. La donna è però indagata per ricettazione, poiché nel suo appartamento è stata rinvenuta la gran parte degli oggetti trafugati. Per il giovane l’accusa è invece di furto aggravato: ai suoi polsi non sono scattate le manette perché al momento della sua individuazione era già trascorso il periodo di flagranza.

Più informazioni