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Cultura e Spettacolo

Once upon a time in Mexico.

L'anteprima della settimana.

Titolo originale:Once upon a time in Mexico
Nazione: Usa
Anno: 2003
Genere: Giallo
Durata: 97′
Regia: Robert Rodriguez
Sito ufficiale: www.sonypictures.com

Cast: Antonio Banderas, Salma Hayek, Johnny Depp, Willem Dafoe, Mickey Rourke, Enrique Iglesias
Produzione: Elizabeth Avellan, Carlos Gallardo, R. Rodriguez
Distribuzione: Buena Vista
Data di uscita: Venezia 2003
21 Novembre 2003 (cinema)

La TRaMa

“C’era una volta in Messico” è un film dai toni epici, che celebra la democrazia americana così come alcuni western degli anni Cinquanta tributavano onori alla mitologia dell’Ovest. Brillante e spettacolare, truculento e violentissimo al limite del pulp il film scritto, diretto, montato e perfino orchestrato da Rodriguez è strutturato su toni più corali rispetto ai suoi predecessori, riunendo intorno alla sceneggiatura una serie di grandi talenti, che danno il loro meglio nell’interpretazione di personaggi grotteschi e sopra le righe. Johnny Depp è un agente della Cia, pronto a ostacolare una sommossa voluta dal narcotrafficante Willem Dafoe per rovesciare il nuovo presidente del Messico che gli dà la caccia. Ruben Blades, eclettico musicista con una consolidata carriera d’attore, è un ex agente dell’Fbi determinato a vendicare la morte di un collega; Mickey Rourke un pentito stufo del sangue che lo circonda, Eva Mendes una misteriosa agente del servizio segreto messicano. Poi c’è lui: El Mariachi, killer che spara al suono della chitarra, interpretato da un malinconico Antonio Banderas guidato nelle sue azioni solo dalla voglia di vendetta contro chi gli ha ucciso la bella moglie (Salma Hayek) e la figlia.
Personaggi fuori dell’ordinario per una storia tutta giocata su toni al limite del surreale, che enfatizza una violenza stilizzata tutta volta a raccontare una grande battaglia (mai avvenuta nella realtà) della democrazia messicana contro spietati narcotrafficanti appoggiati da golpisti militari. Un western postmoderno dove, con l’esplicito tentativo di omaggiare e replicare lo stile di Sergio Leone, Rodriguez fa di El Mariachi un enigmatico e malinconico bel tenebroso, pronto a sparare e uccidere, ma sempre (più o meno) dalla parte dei buoni. Un film d’autore, che celebra visivamente un genere popolare con una leggerezza ed uno stile molto originali, nonostante il compiaciuto eccesso di sparatorie iperspettacolari e assassinii sorprendenti. Una trama dai toni volutamente leggendari che sfrutta al meglio la linfa narrativa, in virtù dell’interpretazione notevole degli attori, con una menzione speciale per il protagonista Banderas, per l’ironico e glaciale Johnny Depp e per un addolorato Ruben Blades che sa regalare piccoli momenti di comicità. Una intrigante rivisitazione del cinema western, che sfrutta in pieno tutte le possibilità tecniche della cinematografia moderna.

(a cura di Marco Spagnoli, www.fice.it)

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