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Politica

Lemuth e Graziano su ritiro truppe dall’Iraq.

Il Consiglio Comunale della Spezia si esprime sull'attentato di Nassiriya.

Premesso quanto segue:
A più di sei mesi dalla proclamazione della fine della guerra in Irak, da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America, in quel Paese il sangue continua a segnare la quotidianità del popolo irakeno e delle truppe di occupazione.
L’attentato spaventoso di Nassiriya, di cui sono rimasti vittime numerosi militari italiani e irakeni, nonchè alcuni civili, si inserisce tragicamente in tale contesto.
La spirale guerra-terrorismo appare senza uscita. Nel Paese stentano ad emergere le forze pacifiche e democratiche del popolo irakeno; esse si trovano prese nella tenaglia dell’occupazione e del terrorismo, dopo essere state soffocate dalla tirannia di Saddam Hussein e ricacciate in secondo piano da una guerra sostenuta da motivazioni mai dimostrate (v. la presenza di armi di distruzione di massa).
In questo contesto, la presenza delle truppe italiane si configura inevitabilmente, non già come missione di pace, bensì come intervento attivo in un teatro di guerra, in violazione dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana.

ESPRIME
La solidarietà e il rispetto alle famiglie delle vittime, colpite da un lutto crudele: per quelle dei militari italiani, tale lutto è reso, se possibile, ancora più penoso dalla lontananza dai propri cari.

CHIEDE
1. Che il Governo riconsideri globalmente il significato della missione delle truppe italiane in Irak e proceda senz’altro al loro ritiro, condizione necessaria affinché l’Italia e l’Unione Europea possano svolgere finalmente un diverso ruolo di autentica pacificazione in Irak e in tutta la regione mediorientale;
2. Che, dopo il ritiro di tutte le truppe di occupazione, si avvii un processo costituente gestito dalle forze irachene e garantito dall’ONU.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE.
A rappresentare tali posizioni in tutte le sedi competenti, unitamente al sostegno attivo alle forze pacifiche e democratiche operanti in Irak e in tutta la regione mediorientale.

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