Il Padova, partito all’inizio del campionato con tutti i favori del pronostico, si trova attualemnte quarto in classifica. Una posizione buona, non c’e’ che dire, ma un po’ di delusione nell’ambiente veneto, si respira, visto che come dicevamo, l’obiettivo era quello grosso: centrare la promozione diretta. Glerean, il nuovo tecnico patavino, si affida come sempre ad un modulo molto offensivo: il 4-3-3. Domenica, contro lo Spezia dovra’ rinunciare al danese Thomassen, squalificato e, pare, fara’ a meno, per scelta tecnica della punta Maniero. Recupera invece il bosniaco Muslimovic. In porta quindi, troviamo Colombo, che rappresenta, nella categoria, un elemento di sicuro affidamento. Reparto arretrato composto invece da Antonioli a destra (in luogo appunto di Thomassen), Giacomin a sinistra, con Porrini e Zanon centrali. Globalmente si tratta di un settore molto esperto, dato che tutti gli effettivi sono un po’ avanti con gli anni; unico limite, la lentezza. Lo Spezia, crediamo, per metterli in difficolta’, dovra’ puntare sulla sveltezza. In mezzo al campo, Glerean, disporra’ invece Bedin a destra, Romondini al centro e Segarelli a sinistra. Molta sostanza ma anche classe: Bedin e’ elemento molto tecnico, mentre Romondini e Segarelli sono instancabili corridori abili a rilanciare il gioco biancorosso. In trincea, il tecnico pare invece aver manifestato l’intenzione di rinunciare a Maniero. In suo luogo, giochera’ Zecchin. Quindi: Zecchin a destra (che e’ un centrocampista offensivo), il possente bosniaco Muslimovic al centro e il furetto Guidetti a sinistra. Muslimovic e’ uomo abilissimo nel gioco aereo ma anche nella manovra; Guidetti invece con la sua rapidita’ e la sua tecnica e’ un uomo da tenere costantemente sotto controllo: a Spezia, visti i suoi precedenti con le maglie della Biellese e del Lumezzane, tutti lo conoscono.
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