LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Cultura e Spettacolo

Les Anarchistes alla Dialma Ruggero.

In concerto la giovane band locale vincitrice del Premio Ciampi 2002.

Les Anarchistes in concerto al Centro Multimediale giovanile Dialma Ruggero. L’appuntamento con la band apuana-spezzina è per domenica 12 ottobre a partire dalle ore 21,30.
Chi sono i Les Anarchistes?
In netto contrasto con la discografia commerciale che ci affligge con otiti purulente e crisi diabetiche causate da melodrammi zuccherosi nazional-popolari in tre minuti e che persegue nei suoi intenti programmatici non solo la diseducazione musicale e la mungitura di meteore canore stagionali ma anche lo svilimento culturale di una disciplina da sempre invisa agli accademici tronfi che pensano alla canzone come a un’arte “minore”, ecco apparire, spavaldo ed eroico, sull’orizzonte di questo encefalogramma piatto Les Anarchistes, un gruppo musicale colto, raffinato e, per fortuna, viscerale che formatosi a Carrara ripropone di Carrara l’anima storica più profonda e compulsiva in senso anarcoutopico ripercorrendo solchi tradizionali reinterpretati con una moderna sonorità originale sostenuta da un cuore percussionistico che bussa al tuo cervello per rianimare antiche memorie da tramandare avveneristicamente nel domani della rivolta.
A pronunciare Les Anarchistes torna subito alla mente la figura leggendaria di Léo Ferré, poeta e musicista libertario che al pari di una cometa incendiaria ha attraversato i cieli d’Europa nel novecento appena trascorso. Una cometa annunciatrice di sismi catartici nell’immaginario individuale e collettivo, una scia stellare che insemina germi insurrezionali illuminando nuovi luoghi di natività anarchica. IL CD, appena uscito, è intitolato FIGLI DI ORIGINE OSCURA, ancora un verso di Léo Ferré per timbrare un’affettiva e ideale appartenenza e offrirgli in tributo l’interpretazione di tre brani: GLI ANARCHICI – TU NON DICI MAI NIENTE – IL TUO STILE. Ferré che a Carrara tenne un memorabile concerto alla fine degli anni ottanta al teatro degli Animosi e dove, alla fine del recital, i compagni gli chiesero di leggere in italiano il monologo NON C’È PIU’ NIENTE, tra le cui pagine spicca l’equazione anarchica: il disordine è l’ordine meno il potere.
E del potere i nostri amici si renderanno conto quando, a causa della loro denominazione dichiarata, saranno rifiutati nei luoghi della conservazione e dell’oscurantismo istituzionale e epocale. Gli altri brani sono: Tamurriata delle mondine /Bella ciao – Sante Caserio – Il Galeone – Battan l’otto – Lacrime ’e cundannate (per Sacco e Vanzetti) – Su fratelli pugnamo da forti (per Carlo Giuliani) – The Mask of Anarchy – Dai monti di Carrara – Un dì discenderemo – O Gorizia tu sei maledetta – Un bolero per Goliardo.
Il gruppo è composto da: Nicola Toscano, chitarrista e arrangiatore, Booz al basso, Mauro Avanzini, sax e flauto, Max Guerrero, key & grooves, Lauro Rossi, trombone, Mirko Sabatini, batteria, e le voci di Alesandro Danelli e Marco Rovelli. Ospiti eccezionali: Raiz, cantante degli Alma Megretta, Blaine Reininger e il geniale Antonello Salis.
Concludono l’elenco gli artisti: Cristina Alioto, Anna Granata, Danilo Gransi, Byron Smith, Mauro Balestri. Questo progetto s’è reso possibile grazie all’intervento dei seguenti organismi:
Assessorato alla Cultura di Carrara, Associazione Musiche Associate, Progetto Porto Franco/Regione Toscana, Associazione culturale CA Michele, Circolo anarchico Goliardo Fiaschi, Arci Carrara-Lunigiana.
Il risultato è un CD dirompente per la forza retroattiva che contiene, una forza innescata che si coagula e deflagra nelle voci di Alessio Danelli detto “Gran Ganga” e Marco Rovelli, fionda vocale tesa allo spasimo. Interpreti che si alternano anche sul palcoscenico scambiandosi i brani come staffette impazzite pronti al sabotaggio quando depongono il loro canto ai piedi della Storia, quella ufficiale, per scardinarla nella controinformazione cantata.
Nicola Toscano concepì la nascita del gruppo fin da quando frequentando Manuela Ferré, scultrice e figlia del grande Léo, iniziò ad approfondire la conoscenza della sua opera musicale traendone stimolo ed energia.
Les Anarchistes, un gruppo musicale – vitaminico ed elettrico – che va a irrorare la desertificazione in atto per far germogliare tra le sabbie immobili del nostro tempo dei bei fiori carnivori nella serra del letargo collettivo.
(A cura di Mauro Macario)

Più informazioni