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Economia

Sulle nostre tavole olio come nessuno

Per le famiglie liguri non è solo un condimento ma elemento imprescindibile della dieta. Secondo l'analisi Nielsen sulle spese nei supermercati liguri al secondo posto per ortaggi, al quarto per pomodori e patate. E cosa non mettiamo nel carrello?

Import 2017

Le chiamano le 1000 tavole degli italiani e non si può dire che il titolo non sia perfettamente azzeccato visto che cosa emerge dall’elaborazione di Ref Ricerche su dati Istat. La mappa, disegnata da italiani.coop, riguarda tutta l’Italia con i distinguo regionali sulle abitudini di acquisto alimentare nei supermercati del Belpaese. Quali sono i prodotti per i quali le famiglie spendono maggiormente in un anno di spesa? Ovviamente abbiamo cercato di isolare i dati più significativi riguardanti la regione Liguria che denota una certa omogeneità nelle tendenze, da Ventimiglia a Luni. E la Liguria, innanzitutto, stacca tutti per uno dei prodotti più famosi della propria terra: l’olio di oliva, che sia normale od extravergine. Primo posto assoluto con distacco e ben 204 euro annui spesi dalle famiglie liguri per avere sempre negli scaffali della cucina l’amato condimento. “Girare” l’Italia scoprendo le abitudini enogastronomiche e le preferenze d’acquisto è uno spettacolo: i piemontesi ad esempio battono tutti per quanto pane mettono nel carrello, la bellezza di 512 euro all’anno. In Campania primato per i pomodori in scatole, per i quali le famiglie sono disposte a spendere 56 euro l’anno; in Sicilia su tutti il pollame, 336 euro di spesa all’anno.

Entrando nelle statistiche dettagliate è possibile individuare il resto delle tendenze dei nostri corregionali. Che non eccellono nel caffè e nei crostacei, snobbano uva, fragole, farina, che sono al quindicesimo posto per l’acquisto di birra, al terzultimo per la pasta (150 euro annui contro i 201 spesi nelle Marche). Liguri, anche per questione di tradizioni e ricette, sono quart’ultimi per la carne di pecora, ultimi per i liquori e per la carne di maiale per la quale non arriviamo neppure ad investire 100 euro l’anno. Al contrario, oltre all’olio d’oliva, i liguri comprano spesso e volentieri gli ortaggi (303 euro, vale il secondo posto nella classifica generale), pomodori e patate (quarto posto con rispettivamente 136 e 87 euro di spesa), il sale (ancora quarti, con 47 euro annui), il riso (sesto posto, 57 euro). Settimi per i salumi (335 euro di spesa) così come per il pane (466 euro ogni famiglia) e il vino (169 euro), mentre il pesce merita un capitolo a parte: la Liguria è quarta con 531 euro a famiglia, in una classifica comandata da Sicilia, Campania e Lazio. E gli altri? I toscani amano la carne selvaggina (210 euro spesi all’anno), mentre gli abruzzesi preferiscono quella di agnello per preparare quegli arrosticini per cui sono famosi nel mondo (81 euro all’anno).

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