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Economia

"Muggiano deve avere ruolo centrale, occhio alla Francia di Macron"

Uilm anima di Fincantieri, si conferma primo sindacato aziendale: "La presenza di Thales nella proprietà di Naval Group non deve penalizzare i cantieri italiani".

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Con il 50 percento dei consensi la Uilm conferma la propria supremazia nelle elezioni della RSU a Fincantieri di Muggiano. Un lavoratore su due ha accordato il proprio consenso alla Uilm. Eletti Sara Di Somma, che è stata la più votata nel collegio impiegati, Sandro Andreoli, il più votato tra gli operai e Riccardo Triacca, con ampio consenso, sempre nel collegio operai. Due seggi vanno alla Fiom (uno negli operai ed uno negli impiegati) con il 36% dei voti e 1 seggio negli impiegati va alla Fim con il 14% dei voti. Andreoli e Triacca sono stati eletti anche rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza (RLS), riconoscimento all’impegno sulla sicurezza che la Uilm ha sempre posto come priorità.

La segreteria provinciale Uilm ringrazia tutti i lavoratori del Muggiano ed esprime i propri complimenti alla squadra della Uilm Muggiano ed in particolare ai delegati eletti. “A tutta la RSU gli auguri per un buon lavoro per il prossimo triennio. Nel futuro prossimo di Fincantieri c’è il carico di lavoro proveniente dalla legge navale, che auspichiamo si traduca in nuovi posti di lavoro. E’ fondamentale che il cantiere di Muggiano rivesta un ruolo paritetico e centrale nell’ambito del cantiere integrato. E’ necessario che Fincantieri utilizzi le risorse economiche per investimenti in
infrastrutture, a partire dal bacino galleggiante. L’azienda deve inoltre razionalizzare il flusso produttivo al fine di evitare la parcellizzazione delle lavorazioni e ridistribuisca le varie fasi produttive in relazione alle caratteristiche dei siti all’interno del “Cantiere Integrato”. Non possiamo trascurare l’accordo con STX, il quale ha creato un gruppo che è il
primo in Europa e tra i primi al mondo nella costruzione di navi da crociera. Rappresenta, seppur con molti compromessi, una buona prova di integrazione industriale europea. Il fatto che la suddivisione di quote azionarie al 50% ciascuno, con un 1% francese “in prestito” a Fincantieri, rappresenta un compromesso, tutto politico, che può giovare al consenso di Macron, ma potrebbe creare problemi a Fincantieri in futuro”.

Secondo la Uilm ancora più attenzione da parte del Governo Italiano deve essere posta per la prevista alleanza con la francese Naval Group sulla produzione di navi militari, che rappresenta il prossimo tema da affrontare. “La presenza di Thales (che produce elettronica per la difesa analogamente – ed in concorrenza – a Leonardo) nella proprietà di Naval Group impone che Leonardo partecipi, sin da subito, alla discussione sulle modalità di alleanza. E’ necessario che la ripartizione delle forniture per gli impianti elettronici e per i sistemi di difesa nel nuovo soggetto italo-francese sia concordato da subito e che una eventuale alleanza sia paritetica e non penalizzi i cantieri italiani”.

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