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Cultura e Spettacolo

Duecento opere di Andy Warhol in mostra a Sarzana

La Fortezza Firmafede dal 24 novembre al 5 marzo ospiterà una prestigiosa selezione di opere del padre della pop art. Cavarra e Caprioni: "Sarzana compie uno scatto in avanti".

Cavarra e Caprioni nel corso della presentazione

Una grande mostra degna di prestigiosi e noti spazi espositivi che consentirà a Sarzana di compiere quel salto di qualità nella proposta delle mostre d’arte che la porrà al pari di grandi città italiane. Non può che definirsi così la personale dedicata a Andy Warhol, il famosissimo padre della Pop Art, che si terrà dal 24 novembre 2017 al 5 marzo 2018 alla Fortezza Firmafede e che, senza ombra di dubbio, richiamerà in città migliaia di turisti.
Dunque a trent’anni dalla morte Sarzana sceglie di fare un omaggio a uno dei più importanti e influenti artisti del XX secolo. Grande infatti è il patrimonio lasciato in eredità da Warhol e l’esposizione sarzanese, curata da Eugenio Falcioni, studioso, esperto e tra i maggiori collezionisti dell’artista e da Matteo Bellenghi, già curatore di diverse mostre, ne proporrà uno spaccato unico nel suo genere, con opere esclusive, oltre a una tra le più importanti collezioni di polaroid.
“Con la mostra di Andy Warhol e le sue 200 opere esposte – dice il sindaco Alessio Cavarra – Sarzana compie quello scatto in avanti che ci consente di entrare nel circuito delle città italiane capaci di ospitare grandi mostre d’arte, un obiettivo che ci eravamo prefissati e che oggi abbiamo orgogliosamente raggiunto”. In effetti in Italia non esistono città delle dimensioni di Sarzana che ospitano mostre di questo livello: per trovare un paragone bisogna cercarlo in realtà ben più grandi come Milano, Genova, Firenze. “Qualche mese fa- continua l’assessore alla cultura Nicola Caprioni – abbiamo aperto lo spazio della Cittadella alla mostra delle macchine di Leonardo da Vinci ed è stato un successo che ci ha convinti a proseguire su questa strada, come poi abbiamo fatto con la mostra di opere di Helene De Beauvoir. Oggi siamo davvero contenti di poter proporre la mostra di un artista conosciutissimo e trasversale a più generazioni come Andy Warhol”.
L’esposizione che, come detto, sarà aperta alla Cittadella dal 24 novembre sino a fine Marzo 2018, avrà più scopi e letture: da una parte la visione e la fruizione di una esposizione divisa per sezioni che, attraverso circa 200 opere, permetterà di interpretare in modo antologico il modus operandi di Andy Warhol (dai primi anni ’50 includendo rarissimi disegni di accessori sino all’ultima produzione prima della morte nel 1987; dall’altra la possibilità di una interpretazione didattico-scientifica che, grazie all’esposizione degli acetati fotografici (molti dei quali inediti) provenienti dall’elaborazione delle polaroid, sarà istruttiva e anche divertente per le visite delle scolaresche per le quali verranno organizzati una serie workshop. Tra le curiosità più affascinati della mostra sarzanese il parallelismo che vede coinvolto lo stesso Warhol con il celebre computer Amiga 1000 della Commodore: mediante l’installazione di floppy disk sarà possibile proiettare in un Amiga 1000 originale dell’epoca i disegni digitali realizzati da Andy Warhol in persona, durante incontri promozionali pubblicizzati dalla stessa Commodore. Nell’esposizione alla Cittadella, tra le altre opere, ci saranno dalla serigrafia iconografica di Marilyn Monroe, al ritratto di Mick Jagger, Mao Tze Tung, dalla ormai celebre e assoluta Campbell’s soup, al partenopeo Vesuvius, dalla serie dei ritratti di drag queen Ladies and Gentlemen, alle fiabe dello scrittore Christian Andersen, fino alle polaroid di celebrità come Ron Wood, Silvester Stallone, Grace Jones, oltre ai ricercati self portraits.

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