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Cultura e Spettacolo

Capodanno in una Piazza Verdi che sembra Berlino

Luci, musica e travertino. L’ultima notte dell’anno in Piazza Verdi ha richiamato migliaia di giovani davanti al Palazzo delle Poste, sotto i pilier di Buren e nell’anfiteatro di Vannetti. La piazza si è trasformata in un’enorme pista da ballo, una discoteca animata dall’elettronica di Peter Hook e Andy che hanno messo dischi dalle 23.30 alle 3, facendo ballare cinquemila ragazzi.
Bottiglie e bicchieri ovunque. “Domani sarà un letamaio, e le lastre di travertino saranno in frantumi”, dicevano in molti. Timori sulla qualità dell’opera e sulla capacità di manutenere la piazza che sono passati come un flash nella mente di tutti quelli che non erano impegnati a saltare in maniera sfrenata o a fare trenini.
L’indomani mattina, alle 9.30, la piazza era linda, con le crepe del giorno prima, quelle delle zanelle sulle quali transitano gli autobus. Nessun danno da Capodanno dunque. Ma ovviamente, per esprimersi sulla pulizia e per la tenuta dei materiali, bisognerà aspettare.
Intanto migliaia di giovani sono andati a letto con le immagini di una piccola Berlino stampate nella mente. Ma una notte non basta per giustificare una spesa di 3,7 milioni di euro.

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