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Cronaca

Affonda yacht davanti a Porto Venere, scongiurati i rischi per l’ambiente

Si è andata progressivamente normalizzando la situazione che ha interessato ieri lo specchio acqueo al largo di Porto Venere a seguito dell’affondamento di uno Yacht di 23 metri interessato da un grave incendio a bordo.
L’intervento dei mezzi disinquinanti coordinati dalla Capitaneria di Porto della Spezia ha dato i risultati sperati tanto che il tratto di mare di particolare pregio interessato risultava libero da iridescenza già dalla serata di ieri, quando il “Tagis”, battello disinquinante della Soc. Castalia inviato dal Ministero dell’Ambiente su richiesta del Capo del Compartimento Marittimo della Spezia, aveva ultimato le operazioni.
Per tutta la notte, un ulteriore mezzo della società Castalia, il rimorchiatore Bonassola, inviato dal Ministero dell’Ambiente e specializzato nell’antinquinamento, fatto giungere da Genova, è rimasto in mare per monitorare la situazione al fine di individuare eventuali fuoriuscite di gasolio dall’unità, circostanza questa che non si è verificata.
ArpaL ha ispezionato il tratto di mare a bordo delle Motovedette della Guardia Costiera spezzina non rilevando inquinamento sul punto di affondamento dell’unità divorata dalle fiamme e poi inabissatasi.
Sul caso è stata avviata un’inchiesta amministrativa per stabilire le cause e le eventuali responsabilità mentre il proprietario ed il comandante sono stati diffidati affinchè provvedano quanto prima al recupero del relitto.
Intanto è stato diramato un avviso di pericolosità a tutti i naviganti in transito affinchè prestino la massima attenzione durante la navigazione.
La Capitaneria di Porto della Spezia, continuerà a monitorare la situazione fino all’avvenuta rimozione del relitto, operazione per la quale è stato sollecitato al proprietario, convocato stamane in Capitaneria, un piano di recupero.

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