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Statue come naufraghi, la protesta contro le politiche di Salvini

Il coordinamento "La Spezia non si Lega" ha messo in atto le azioni simboliche preannunciate in attesa dell'arrivo del leader leghista, alle 21 in Piazza del Bastione.

Il coordinamento “Spezia non si Lega” aveva annunciato una serie di azioni simboliche di protesta in vista del comizio che il leader del Carroccio, Matteo Salvini, terrà questa sera alle 21 in Piazza del Bastione. E così tra la serata di ieri e stamani sono spuntate le coperte termiche a coprire le statue presenti in città, i cartelli e gli striscioni contro le politiche sull’immigrazione e il Decreto Sicurezza bis (vedi fotogallery). Ma le iniziative dei contestatori del ministro dell’Interno non finiscono qua.

“Oggi dalle 18.30 ci vediamo in Piazza Mentana per manifestare il nostro dissenso verso i “decreti sicurezza” e le politiche antidemocratiche portate avanti dalla Lega e dai suoi alleati nell’ultimo governo in continuità con i governi precedenti.
Non possiamo accettare in silenzio – afferma il coordinamento in una nota – che il ministro dell’Interno giri per l’Italia esprimendo i suoi deliri di onnipotenza in una stantia e perenne campagna elettorale.
Ci uniamo alla protesta di tutte quelle piazze che hanno fatto sentire la loro voce contro il tour estivo di un ministro popstar.
Non vogliamo morti in mare.
Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla creazione di lager moderni alle frontiere esterne della Fortezza Europa.
Basta coi morti sul lavoro. Non possiamo essere indifferenti a un sistema di sfruttamento che al minimo dissenso utilizza la violenza per risolvere i conflitti.
Verso un mondo del lavoro precario, parcellizzato e disunito.
Stop alla criminalizzazione della diversità. Pretendiamo una società inclusiva che sappia trarre ricchezza dalle differenze sociali, culturali, sessuali, economiche e di genere.
Stop al negazionismo della crisi climatica.
L’intera comunità scientifica ha avallato lo stato di emergenza, ma Salvini continua opportunisticamente a negarne l’esistenza.
Siamo persone, abitanti dello stesso pianeta. Tocchi una, tocchi tutte”.

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